GP SPAGNA

MotoGP Spagna: Martin trionfa nel caos della Sprint Race, a terra Bagnaia

Incredibile raffica di cadute a causa della pista umida: Marquez beffato mentre era in testa, sul podio Acosta e Pedrosa dopo la penalizzazione di Quartararo

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Jorge Martin ha vinto la Sprint Race del GP di Spagna e piazzato un primo, importante allungo in vetta alla classifica del Mondiale MotoGP. Lo spagnolo della Ducati Pramac ha approfittato di un finale di gara caotico e ricco di cadute (tra cui quella di Marc Marquez mentre in testa) per tagliare il traguardo in solitaria, tenendosi alle spalle la Ktm GasGas di Pedro Acosta (ora secondo a -29) e, a sorpresa, la Yamaha di Fabio Quartararo, che però non ha potuto festeggiare il primo podio stagionale. Il francese è stato infatti penalizzato di 8 secondi a causa di una violazione riguardante la pressione degli pneumatici, il suo posto l'ha preso la wild card Dani Pedrosa su Ktm, che aveva tagliato il traguardo in quarta posizione. Fuori dopo pochi giri Francesco Bagnaia con la Ducati ufficiale, abbattuto da un ottimistico tentativo di sorpasso della Ktm ufficiale di Binder.

Un sabato pomeriggio folle quello di Jerez, fortemente condizionato da un asfalto non ancora del tutto asciutto dopo le piogge della mattinata, che ha mietuto un numero davvero inusuale di vittime. Ben 9 i piloti che non sono arrivati al traguardo, ai quali vanno aggiunti quelli che sono riusciti a ripartire dopo le cadute e, in qualche modo, a concludere la corsa.

A spuntarla alla fine è stato il leader del Mondiale, che dopo essere stato infilato da un Marquez scatenato lo ha visto scivolare davanti a sé e si è ritrovato la strada spianata verso la vittoria e lo scatto in classifica. L'otto volte iridato è riuscito a riprendere la moto e ha chiuso comunque in zona punti, prendendosi il 6° posto dopo un'altra penalità inflitta all'Aprilia Trackhouse di Raul Fernandez (6° al traguardo) sempre legata alla pressione delle gomme.

Le circostanze hanno favorito anche l'ormai non più sorprendente Acosta e Quartararo, che aveva conquistato un incredibile terzo posto dopo essere partito addirittura dalla ventitreesima casella, prima che la penalizzazione lo facesse scendere fino al quinto.

In casa Ducati si festeggia dunque il trionfo di "Martinator" e anche l'ottimo quinto posto (poi diventato quarto) del compagno di team, Franco Morbidelli, ma ci si lecca le ferite per il doppio "zero" delle Desmosedici ufficiali. Bagnaia, come detto, è stato vittima di una manovra azzardata di Binder, mentre Bastianini è finito nella ghiaia tradito dalla pista. Risultato pesante per entrambi, anche se si trattava solamente della Sprint: Enea è scivolato a -33 dalla vetta, Pecco a -42. Un avvio di stagione tutto in salita.

In zona punti hanno chiuse anche l'altra Ktm GasGas di Augusto Fernandez, l'Aprilia Trackhouse di Miguel Oliveira (7° e 8°) e la Honda Hrc di Mir (9°). Nella ghiaia, invece, entrambe le Aprilia ufficiali di Espargaro e Vinales, che era reduce dalla splendida doppietta di Austin. Stessa sorte per le Ducati VR46 di Bezzecchi e Di Giannantonio.

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