GP SPAGNA

MotoGP Spagna: le Aprilia dominano le Libere 2, Bagnaia partirà dal Q1

Espargaro e Vinales chiudono la giornata al comando, in grossa difficoltà le Ducati del campione del Mondo e quella del leader della classifica iridata Bezzecchi

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Sono le Aprilia di Aleix Espargaro (1’36’’708) e Maverick Vinales (+ 0’’002) le moto più veloci al termine del venerdì di libere del GP di Spagna, quarta tappa del Motomondiale 2023. Nel finale delle Libere 2 i due spagnoli scalzano all’ultimo respiro il connazionale Pedrosa, che da wild card Ktm aveva beffato tutti nella prima sessione e si candidano al ruolo di protagonisti assoluti del weekend di Jerez. Giornata complicatissima invece per le Ducati di Marco Bezzecchi e Francesco Bagnaia: l’attuale leader del Mondiale chiude col 12° tempo (+ 0’’466), seguito dal campione del Mondo in carica (+ 0’’525). Entrambi saranno costretti a inseguire dal Q1.

Pecco, a caccia di riscatto dopo la caduta di Austin, dovrà dunque farsi largo in un primo turno di qualifica che si preannuncia spettacolare. Insieme a lui, infatti, ci saranno, tra gli altri, le due Yamaha ufficiali di Quartararo e Morbidelli (in enorme difficoltà con il 16° e 17° tempo), la Ktm di Binder e la Honda LCR di Rins, vincitore del GP delle Americhe. Certo servirà lavorare parecchio, come confermato da Davide Tardozzi ai microfoni di Sky Sport: "Non si è trovato bene con nessuna delle due moto e delle modifiche fatte, la situazione è abbastanza complicata - le parole del team manager della Rossa di Borgo Panigale -. C’è qualcosa di grosso da cambiare".

In top 10 invece, oltre al sorprendente Pedrosa (ricordiamolo, ritirato dalle corse nel 2018), anche le due Ducati Pramac di Martin e Zarco (4° e 6° tempo), l’altra Ktm di Miller (5°), la Honda LCR Idemitsu di Nakagami (9°), l’Aprilia RNF di Oliveira (7°), la Ducati Gresini di Alex Marquez (8°) e l’altra Desmosedici del team VR46 di Marini (10°). Saranno loro i primi sfidanti di un'Aprilia apparsa in grande spolvero.

Ancora pochi giri per il rientrante Bastianini (21° tempo), sempre alle prese con i dolori alla spalla e con i postumi dell’infortunio patito a Portimao. La sua partecipazione alle gare di sabato e domenica, a questo punto, appare in dubbio: si deciderà in mattinata. Per rivederlo al top della condizione, in ogni caso, occorrerà ancora qualche settimana.

Giornata complicatissima per le due Honda ufficiali: dopo i tempi alti della FP1, sia Mir (18°) sia Lecuona (sostituto di Marquez per l’occasione, 24°) incappano in una scivolata a inizio seconda sessione e rimangono nella parte bassa della classifica combinata. Il campione del Mondo del 2020 replica anche nel finale con un volo rovinoso: il weekend della casa giapponese si preannuncia ancora una volta tutto in salita.

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