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GP Malesia

MotoGP Malesia, Bagnaia torna a sorridere a Sepang vincendo la Sprint

Sabato di Sepang dolcissimo per l'italiano che conquista la vittoria in Sprint in una gara perfetta

di Luca Bucceri
25 Ott 2025 - 14:31
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© Getty Images
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Dalla pole alla vittoria in Sprint, è un sabato di MotoGP perfetto in Malesia per Francesco Bagnaia. Dopo la super prestazione in qualifica, in gara corta a Sepang si rivede la forza e la voglia di sorprendere di Pecco, mai minacciato agli inseguitori e capace di volare al successo senza pensieri. A medaglia, oltre alla Ducati factory dell'italiano, anche le due del team Gresini di Alex Marquez e Fermin Aldeguer, capace nel finale di beffare la KTM di Pedro Acosta. Il neo rookie dell'anno, però, è stato penalizzato di 8" per la pressione irregolare delle gomme ed è scivolato al settimo posto. Terzo è stato quindi Acosta, con Franco Morbidelli quarto sulla Ducati VR46 di Franco Morbidelli e Fabio Quartararo quinto con la migliore delle Yamaha.

LA GARA

Dopo un'ottima partenza in cui tra accelerate e traversi è riuscito a mantenere la prima posizione, Bagnaia ha cercato subito un primo tentativo di fuga, con Alex Marquez che però non gli ha dato vita facile. Francobollato alla Ducati factory e a caccia dell'italiano, lo spagnolo ha però sottovalutato il connazionale Pedro Acosta che di fatto ha fornito un assist perfetto a Pecco, superando ed entrando in bagarre col pilota Gresini facendogli perdere tempo e regalando all'italiano la possibilità di prendere le distanze. E mentre Bagnaia allungava, alle spalle ha preso il via l'altra gara, quella di chi ha cercato con un tutto e per tutto lo spiraglio per salire sul podio. Marquez e Acosta, nonostante la guida egregia su Ducati e KTM, battagliando per la seconda posizione hanno infatti aiutato gli inseguitori, con Mir e Morbidelli che hanno tentato di rimanere in scia. Uno strappo vero e proprio, essendo la gara corta e di appena 10 giri, non è mai arrivato, ma neanche la minaccia vera di un sorpasso, con Mir che a metà Sprint si tira fuori dalla lotta cadendo, chiedendo troppo alla sua Honda stressata da un ritmo troppo forte.

Ne hanno approfittato quindi Aldeguer e Morbidelli, che però non hanno mollato per raggiungere il gruppo di testa che stava di fatto blindando il podio. Ma la tenacia e la resistenza in sella premiano lo spagnolo del team Gresini, capace di mettersi sugli scarichi della KTM di Pedro Acosta sorpassandolo per salire sul podio a tre giri dalla fine. Almeno prima della penalizzazione. Nulla ha potuto, invece, Morbidelli che si è accomodato al quinto posto (poi quarto) alle spalle del Tiburon di Murcia. Partito in sordina, ma capace di tenere il ritmo, Fabio Quartararo ch in sella alla sua Yamaha M1 chiude così quinto e a punti davanti al rimontante Marco Bezzecchi su Aprilia, ad Aldeguer, alla Honda LCR di Johann Zarco e alla KTM Tech3 di Enea Bastianini.

A bocca asciutta, invece, Fabio Di Giannantonio che termina al decimo posto davanti a un sorprendente Pol Espargaro in KTM e alla Aprilia Trackhouse di Raul Fernandez, vincitore dell'ultima tappa a Phillip Island. A chiudere l'ordine di arrivo Jack Miller, Rins, Binder, Chantra, Savadori, Fernandez e Pirro.

Una vittoria che fa felice Ducati con un tris di non poco conto. Col podio, infatti, Alex Marquez si laurea ufficialmente vicecampione del mondo, mentre Fermin Aldeguer, nonostante la penalità, è rookie dell'anno.