CARRIERA AL CAPOLINEA

MotoGP, Jorge Lorenzo annuncia il ritiro: "Questa sarà la mia ultima corsa"

Il pilota maiorchino: "Dopo l'infortunio al Montmelò e la caduta ad Assen ho cominciato a pensare: ma davvero ne vale la pena?"

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Jorge Lorenzo lascia il motomondiale. Era nell'aria e La notizia è diventata certezza nel corso della conferenza stampa che il pilota maiorchino ha convocato a Valencia prima del suo ultimo weekend in MotoGP: "Grazie a tutti - ha detto -. Sono fiero e orgoglioso che siate tutti qua, è molto importante per me e mi rende molto felice. Ho sempre pensato che ci siano alcuni giorni importanti nella vita di un pilota: quando fai la prima gara, quando vinci il primo mondiale e poi quando ti ritiri. Sono qui per annunciare che questo giorno è arrivato e per dirvi che questa sarà la mia ultima gara in Motogp e dopo lascio come pilota professionista".

Nella competizione sportiva, la misura di un campione si rileva anche dal rispetto che gli avversari provano verso di lui. A giudicare dalla conferenza stampa di addio alle corse di Jorge Lorenzo, tenuta nel circuito Ricardo Tormo di Cheste (Valencia), il rispetto dei colleghi e l'eredità che il maiorchino lascia sono immensi. Tutti i piloti si alzano in piedi ad applaudire il pilota della Honda, che domenica correrà la sua ultima gara. Allo spagnolo vengono gli occhi lucidi e ricambia: “Sono riuscito a correre con piloti incredibili e a ottenere tutto quello che ho ottenuto. Mi sono sempre sentito molto grato”. Poi lascia andare i ricordi: “Ci sono quattro giorni importanti nella vita di un pilota: la prima gara, la prima vittoria, il primo campionato e il giorno del ritiro. E oggi è arrivato questo giorno per me, l'ho deciso dopo il Gran Premio della Malesia. Chi ha lavorato con me sa che sono un perfezionista e quanta energia ci ho messo in questo sport. Per essere così professionisti bisogna avere molta motivazione: per questo, dopo nove anni in Yamaha, che probabilmente sono stati i più belli in carriera, ho sentito bisogno di un cambiamento per ritrovare motivazioni. Sono andato in Ducati, e anche se i risultati non sono stati buoni, questa ricerca delle motivazioni mi ha portato ad andare avanti e a raggiungere vittorie importanti”. 

Poi è arrivata la Honda. Una storia d'amore promessa, inseguita, ma morta prima di nascere, quella tra Jorge Lorenzo e la casa giapponese: “Non sono stato capace di essere nelle condizioni fisiche normali e poi ho trovato una moto che non ho mai sentito adatta al mio modo di correre. In ogni caso non ho mai perso la pazienza, ho pensato che era solo questione di tempo. Ho iniziato a vedere un po' di luce alla fine del tunnel, poi ho avuto brutti incidenti a Montmeló e Assen. Tutti voi sapete le conseguenze di questi incidenti. E quando sono caduto, ho pensato se ne valesse ancora la pena continuare a soffrire, e che forse era meglio smettere. La verità è che, dopo Assen, non volevo prendere decisioni affrettate ma la salita è stata così ripida che non ho più trovato motivazioni per scalarla”.

Motivazioni fondamentali per vincere: è proprio qui che Lorenzo si commuove di più, quando deve ammettere di non poter più salire sul gradino più alto del podio: “Tutti sanno che amo correre e che amo vincere. Mi sono reso conto che questo non era più possibile. In questo momento della mia carriera mi è impossibile mantenere alte le motivazioni. Sono dispiaciuto per Honda, soprattutto per Alberto Puig (con gli occhi gonfi per le lacrime, ndr), che mi ha dato questa opportunità. Mi dispiace di averli delusi, ma credo sia la soluzione migliore per il team, perché non possiamo lottare solo per finire una gara, o per arrivare tra i primi cinque. Noi vogliamo lottare per vincere. Dunque ringrazio tutti, dalla Dorna alla Yamaha, dalla Ducati alla Honda, e in generale tutte le aziende che hanno creduto in me. E infine ringrazio i miei genitori. Auguro di cuore a tutti la migliore fortuna professionale”.

EZPELETA: "LORENZO SARA' UNA MOTOGP LEGEND"
"Questo è un giorno molto speciale, ricordo la prima volta che ho visto Jorge Lorenzo. Era un ragazzino speciale. L'unica parola che posso dirgli è grazie, grazie per tutto quello che ha fatto. É per lui una giornata molto difficile ma conoscendo Jorge so che è felice. Ha avuto una grande carriera. Ha corso insieme ai più forti piloti della storia. Lo sapevo della sua decisione, ne abbiamo parlato. Sono lieto di annunciare che sarà una MotoGp Legend a partire dal prossimo Gp di Jerez". Queste le parole di Carmelo Ezpeleta, Ceo della Dorna, dopo l'annuncio dell'addio alle corse del pilota spagnolo Jorge Lorenzo.

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