MOTOGP

MotoGp, Bagnaia pronto per l'India: "Pista interessante, non sono ancora al 100%"

Il campione del mondo, reduce da un weekend complesso a Misano Adriatico, si prepara a scoprire il Buddh International Circuit. Sarà di nuovo sfida con Martin e Bezzecchi

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MotoGp, Bagnaia pronto per l'India: "Pista interessante, non sono ancora al 100%" - foto 1
© Getty Images

La conferenza stampa che precede il Gp d'India, che si terrà sul Buddh International Circuit, consente a Pecco Bagnaia di commentare la nuova gara: "Ho fatto due giri della pista a piedi, il layout è molto diverso rispetto alle altre piste in cui abbiamo corso. Non sono ancora al 100%". Ottime sensazioni anche per Martin e Bezzecchi, mentre Marquez mostra distacco da Honda: "La moto 2024 non ci rendeva più veloci, proseguirò con la configurazione attuale". 

Dopo il trittico perfetto di Jorge Martin (pole, Sprint Race e gara) a Misano Adriatico, la MotoGp riparte da un nuovo circuito e da una nuova sfida: si gareggia in India, rispolverando quel Buddh International Circuit che aveva già ospitato la F1 ed è stato rivoluzionato. Nella conferenza stampa che precede il weekend, Pecco Bagnaia scherza sul suo arrivo in India e commenta così il tracciato: "Non ho avuto problemi col visto, questa è già una vittoria per me (ride, ndr). Ho fatto due giri della pista a piedi, il layout è interessante e molto diverso rispetto alle altre piste in cui abbiamo corso. Sarà bello e interessante provare la pista in moto, per ora ho scoperto solo marginalmente le sue caratteristiche e osservato le vie di fuga con la Safety Commission. Portare la MotoGp qui aiuterà l'intero movimento indiano a crescere. Vediamo moto ovunque ed è assurdo che non ci siano piloti indiani nel Motomondiale". 

Pecco aveva già conosciuto l'India con un costruttore come Mahindra, dove aveva avuto Jorge Martin come compagno: "Quasi tutti i piloti passati per Mahindra hanno vinto dei titoli o hanno lottato per il Mondiale. La moto non aveva il miglior motore e ti costringeva ad alzare il livello della guida, dico sempre che è stata una grande scuola e il miglior team per crescere in Moto3. Il mio rapporto con Jorge Martin nasce da quell'esperienza, dormivamo nella stessa stanza e giocavamo alla Playstation insieme di notte tra F1 e MotoGp. Entrambi conosciamo il potenziale dell'altro e siamo sempre molto corretti l'uno con l'altro". 

Il campione del mondo arriva da un weekend difficile a Misano, dopo l'infortunio: "Il lunedì dopo la gara è stato difficile, ero stanchissimo. Ho lavorato per arrivare qui al 100% e non ci sono riuscito, i tempi per il recupero completo saranno lunghi. Posso comunque dire di essere messo meglio rispetto a Misano". 

In chiusura, un commento all'arrivo di Franco Morbidelli sulla Ducati Pramac: "Ora non avrà più la scusa della Yamaha (scherza, ndr). Scherzi a parte, Franky si merita questa possibilità dopo diversi anni difficili in Yamaha e l'infortunio di due stagioni fa. Passerà ad una moto nuova e avrà la chance per mostrare tutto il suo potenziale. Finalmente potremmo aiutarci e confrontarci nello sviluppo della moto". 

Si passa poi a Jorge Martin, dominatore a Misano e secondo nel Mondiale: "La speranza è che il successo in Italia, che mi ha emozionato molto, possa essere un punto di svolta com'è stata la vittoria di Pecco a Jerez. Era la prima vittoria in Italia, non è stato facile ottenerla. Il layout del Gp d'India mi piace, sarà interessante ed emozionante affrontato. Ho fatto diversi giri con la bicicletta non appena sono arrivato ed è differente da ogni pista che abbiamo affrontato. Domani avremo il vero feedback, dopo aver fatto delle prove positive al simulatore. Cercherò di essere competitivo e dare il massimo. Voglio vincere e continuare a lottare con Pecco, che stimo e rispetto molto".

L'anno prossimo Martinator avrà un nuovo compagno di squadra, Franco Morbidelli: "Sarà importante avere un pilota competitivo al mio fianco, è veloce e potrebbe essere un grande stimolo per la prossima stagione, visto che lottiamo per il Mondiale costruttori. 

Nella prima parte della conferenza stampa interviene anche Marco Bezzecchi, che si esprime così sul Gp d'India: "Mi sembra una pista fantastica, con un mix di curve che apprezzo e un rettilineo lunghissimo e impressionante, più lungo forse del Texas. Ho apprezzato le strutture e il paddock, la curva parabolica sembra incredibile. I podi a Misano? Durante il weekend ho sollecitato molto la mano e ho un ematoma osseo che si sta riassorbendo lentamente. Questo mi crea e genera dolore, la settimana dopo il Gp è stata veramente dura. A Misano ho dato il meglio, qui ci sarà uno sforzo minore e darò tutto per andare avanti. Non mi è stato fornito lo starting device di Ducati, ahimè (ride, ndr)". 

Il grande protagonista della seconda parte della conferenza stampa è Marc Marquez, arrivato solo stamattina: "Dal layout sembra una bella pista, ma solo correndoci scopriremo come sarà. Non credo che l'arrivo tardivo vada ad inficiare le mie prestazioni su questo tracciato"

Le domande vertono però sulla bocciatura della Honda 2024 da parte di Marc, che non è stato assolutamente soddisfatto dei test di Misano: "I tempi sono stati buoni e anche il ritmo in alcune fasi della gara a Misano, pur essendo arrivato settimo. A fine gara ero stanchissimo perchè ho dovuto sforzarmi molto per tenere quel passo,  così ho deciso di ridurre lo sforzo e "accontentarmi" per non cadere. I test ci hanno deluso perchè il feeling è stato quasi peggiore coi nuovi componenti. Ho deciso di accantonarli e proseguire con ciò che conosco, inoltre tra gli hondisti non c'era accordo: due piloti preferivano la moto 2023 e due quella nuova. Le sensazioni che abbiamo avuto sono state identiche riguardo ai tempi sul giro: se migliori di un decimo e non ci sono novità nell'uscita dalle curve, non possiamo essere soddisfatti".

Non manca ovviamente la domanda sul futuro: "Le mie idee sono le stesse di un mese fa, ho diverse opzioni sul tavolo e non ho ancora un piano chiaro riguardo al 2024. Nessuna novità a riguardo, appena le avrò vi aggiornerò". 

L'altro grande protagonista della conferenza stampa è Franco Morbidelli, fresco di firma con la Ducati Pramac per il 2024: "Devo ringraziare Paolo Campinoti e l'intera struttura Ducatri per aver puntato su di me, con VR46 speravamo in questa soluzione e abbiamo lavorato a lungo per ottenerla. Dopo due anni complicati sono pronto a ripartire con entusiasmo. Tutti i piloti dell'Academy in Ducati? Ammetto che sentirli parlare di quanto fosse fantastica la loro moto è stato frustrante, visto il mio scarso feeling con Yamaha. Non vedo l'ora di poter provare la mia nuova moto e poterne discutere con loro". 

Poche novità per Fabio Quartararo, a sua volta insoddisfatto degli aggiornamenti di Yamaha: "Proveremo lo spoon (sistema per la partenza, ndr). Uno step piccolo è stato fatto da inizio stagione, ma non siamo totalmente soddisfatti di ciò che abbiamo potuto sperimentare nei test".

Cautela sul nuovo telaio in carbonio, invece, per Brad Binder e la sua Ktm: "Solitamente abbiamo ottenuto degli ottimi risultati sui nuovi tracciati. Questa volta avremo più tempo per capire come va la moto su questa pista e mettere a punto il set-up. Spero di poter vincere, ma anche le condizioni climatiche saranno un fattore. Se farà molto caldo, saremo avvantaggiati. Il nuovo telaio in carbonio? Lo proveremo lunedì, è difficile dirlo se lo useremo prima della fine della stagione. Non abbiamo fretta, vogliamo effettuare dei test approfonditi e non bruciarci una componente così importante, della quale abbiamo già intravisto tutte le potenzialità". 

In chiusura, le parole di Aleix Espargaro. Il portacolori dell'Aprilia promuove il Buddh International Circuit: "Apprezzo molto il layout della pista e come hanno disegnato il circuito, ma ci aspettiamo che sia molto scivoloso e complicato nei primissimi giri. Difficile dire se questo tracciato possa favorirci, il rettilineo lungo sicuramente non è l'ideale ma ci sono tante curve veloci che possono esaltare l'Aprilia. Il grip sarà un fattore e siamo fiduciosi, perchè gli ex tecnici Ferrari che abbiamo nel nostro team ci hanno detto che era la pista col maggior grip del calendario della Formula 1, quando si correva qui. Sarà la prima di otto gare in dieci settimane, l'anno scorso questo periodo è un disastro. Sappiamo di dover migliorare e restare focalizzati e rilassati". 

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