MOTOGP AMERICHE

MotoGP Americhe: Rins vola al COTA in FP1, solo un italiano in top 10

Lo spagnolo chiude la prima sessione di libere davanti all'Aprilia di Vinales e la Ducati di Miller, Marquez insegue col 5° tempo

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© Getty Images

Vanno alla Suzuki di Alex Rins le prime libere del GP delle Americhe, quarto appuntamento stagionale della MotoGP. Il pilota spagnolo, che ha chiuso in 2:04.007, precede in classifica cronometrica l'Aprila di Vinales e la Ducati ufficiale di Jack Miller. Sessione molto veloce e ricca di sorprese, con 13 piloti racchiusi in un secondo e ben sette sui cinque decimi. Marquez, rientrante e vero "capitan America", è 5°, mentre l'unico italiano in top 10 è Bastianini col 7° tempo.

Una prima sessione di prove libere equilibrata ad Austin, con Alex Rins che riesce a piazzare la sua Suzuki davanti a tutte le altre moto al termine di una FP1 che non era partita nel migliore dei modi per lo spagnolo. Dopo aver accusato dei problemi in Argentina, col motore della sua GSX-RR a fuoco, Rins rivede i fantasmi di Termas de Rio Hondo dopo pochi minuti dal semaforo verde della finestra di prove del venerdì, con la Suzuki che lo lascia a piedi. Col cambio di moto, e soprattutto col rifornimento, lo spagnolo poi spinge al massimo fino a guadagnare il primo posto in cronometrica in 2:04.007, staccando di appena otto millesimi l'Aprilia che vuole confermarsi dopo il successo ottenuto in Argentina. A guidare la RS-GP22 alle spalle di Rins è Vinales, che per buona parte della sessione ha guardato tutti dall'alto, spodestando anche quello che da sempre è il padrone di casa di questo circuito, Marc Marquez.

Il Cabroncito, tornato in sella alla sua Honda dopo due GP di stop conseguenti alla diplopia causata dalla caduta a Mandalika, si mette alle spalle tutti i problemi in una pista che conosce bene. Per lui alla bandiera a scacchi è arrivata la firma sul quinto tempo alle spalle di Miller e Quartararo, ma una conferma per lo spagnolo che al COTA ha sempre vinto (a eccezione del 2019 quando vinse Rins).

A seguire l'otto volte iridato c'è il compagno di box Pol Espargarò, con alle spalle l'unico italiano in top 10 Enea Bastianini. Il ducatista del team Gresini tra l'altro è l'ultimo pilota che mantiene il distacco entro i cinque decimi, per poi passare all'ottavo tempo di Aleix Espargarò, Nakagami e Zarco. A racchiudere il ritardo nel secondo ci sono poi Mir, Brad Binder e Bagnaia. Per Pecco, che non va oltre il 13° tempo, una prestazione da analizzare al meglio per cercare di tornare in sella in FP2 e mettere in archivio un buon posizionamento in vista delle FP3 di domani e della sessione di qualifica.

Sono invece più attardate le altre Desmosedici in pista, con Martìn che non va oltre il 14° tempo seguito da Marini (16°), Bezzecchi (20°) e Di Giannantonio (24°). L'unica Yamaha a sorride è quella del Diablo Quartararo, come detto quarto dietro al trenino Suzuki-Aprilia-Ducati, poi le altre M1 sono tutte indietro: Morbidelli 17° davanti a Dovizioso, Darryn Binder solo 22°.

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