LO SCONFITTO

Martin avverte Bagnaia: "Nel 2024 mi vedo campione della MotoGP"

Lo spagnolo punta alla rivincita: "Non ho perso a Valencia, sentirmi superiore in Indonesia mi ha fatto fallire"

  • A
  • A
  • A

E' consapevole che "molte circostanze devono coincidere", ma Jorge Martin non nasconde di puntare altissimo nella prossima stagione della MotoGP: "Mi vedo campione nel 2024. Sarà un anno interessante. Il livello sta crescendo sempre più e per stare al passo "dobbiamo lavorare ed essere migliori del giorno prima". Nel 2023 il madrileno, 25 anni, ha tenuto Francesco Bagnaia sulla corda fino all'ultima gara, a Valencia, dove l'italiano si è confermato il migliore. Ospite di una trasmissione tv su Antena 3, ha detto di sentirsi pronto a salire l'ultimo gradino e scalzare "Pecco". "Non ho perso il campionato a Valencia. Sono successe molte cose quest'anno. E' stato un percorso lungo. Sono stato lontano da lui e poi gli sono arrivato vicino - ha ricordato il pilota del team Pramac Ducati - . Alla fine è stato difficile vincere perché sono arrivato a Valencia svantaggiato, ma a inizio stagione il mio obiettivo era la Top 3 e dunque sono contento dell'anno che ho vissuto".

Vedi anche Voglia di rivincita: Marquez come Valentino?  Poche analogie, tante differenze Motogp Voglia di rivincita: Marquez come Valentino?  Poche analogie, tante differenze La caduta in Indonesia, quando era in testa alla gara con 3" di vantaggio, gli è costata il titolo: "Se avessi vinto là quasi sicuramente avrei conquistato il Mondiale. Sentirmi così superiore, volerli umiliare per così dire, è stato ciò che mi ha fatto fallire. Ho imparato per il futuro. Puoi vincere per due decimi o per un secondo, i punti sono gli stessi". Il momento peggiore Martin l'ha vissuto "dalla Tailandia al Qatar. In ottobre ero ossessionato dalla vittoria e molto arrabbiato con la mia squadra. Poi mi sono detto 'questo atteggiamento non funziona'. Quindi ho pensato che dovevo godermi quello che rimaneva della stagione".

Lo spagnolo spiega anche perché è stato il re delle Sprint Race: "In 42 minuti, la durata media di un gp, c'è molta gestione. Non si tratta solo di dare gas e lasciare che accada ciò che Dio vuole. Devo pensare molto alla strategia. Nella Sprint c'è più istinto, è più velocità pura. E lì sono molto forte. Devo migliorare in vista delle gare lunghe".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti