PAGELLE DA LE MANS

Bastianini bravo e... furbo, le certezze di Quartararo e i fantasmi "bestiali" di Bagnaia

Per puntare ancora più in alto, al pilota del team Gresini serve ora continuità di rendimento al massimo livello.

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ENEA BASTIANINI: VOTO 10 Non sappiamo quanto il piano di... spaventare Bagnaia e indurlo all'errore fosse strategia vera oppure semplice accadimento. Però, come ha dichiarato lui, "ha funzionato". Quindi ha ragione Enea. Tre vittorie in sette gare, roba da grandi. Inspiegabile che non sia davanti a tutti. O forse sì: occorre incasellare punti pesanti anche quando il sole non splende. Quartararo insegna. Costanza di rendimento, insomma. Intanto abbiamo archiviato il "Chi lo avrebbe mai detto" per un più impegnativo "E adesso dove può arrivare"?

FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 4

Più che l'errore, la scivolata, il passaggio a vuoto in una domenica da confermato del rilancio andaluso, l'insufficienza è dovuta - permettetecelo - dalle dichiarazioni scomposte e un po' deludenti del dopogara: ad un paio d'ore dal fattaccio,quindi a mente fredda, non schiumante di rabbia appena rientrato ai box. Speriamo che la delusione di Le Mans valga spinta a rifarsi sull'asfalto amico del Mugello, con il quale però anche la "Bestia" ha una certa confidenza. 

ALEIX ESPARGARO: VOTO 7

Ormai è il numero uno di casa Aprilia e un outsider di lusso nella corsa al titolo. Ha raggiunto un livello di performance ed una costanza di rendimento invidiabili e... promettenti. Il successo in Argentina lo ha sbloccato e qualche "messaggio trasversale" al suo team riguardo al futuro va letto nel senso di una consapevolezza che vale però grandi responsabilità da parte sua. Diciamo che Aleix è al bivio: tutto o niente. 

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FABIO QUARTARARO: VOTO 6,5

Non brilla nel Gran Premio di casa e nemmeno si affaccia sul podio ma in cima alla classifica generale c'è pur sempre lui. La grinta non l'ha certo persa per strada, i "numeri" neanche, certo è che il Diablo ha affinato le sue armi e sa ormai guardare ben oltre la prossima curva. Ci saremmo comunque aspettati che riuscisse ad affondare i colpi nel duello finale con Aleix Espargarò per il terzo posto. 

JOAN MIR e ALEX RINS: VOTO 4,5

Con la Suzuki avviata all'uscita, i due "gemelli diversi" spagnoli hanno il dovere di far molto di più. Non rischiano di restare a piedi, questo è certo, ma in Francia entrambi hanno sprecato una buona occasione di guadagnare punti, e non solo quelli della classifica. Due passaggi a vuoto tra Jerez e Le Mans sono costati ad Alex la perdita di contatto con il terzetto di testa, mentre il campione del mondo del 2020 è scivolato nella parte bassa della top ten. 

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JOHAN ZARCO: VOTO 5,5

Viaggia per buona parte del GP in una sorta di terra di nessuno. Certo, nella zona alta della classifica e con un buon quinto posto finale dietro al connazionale Quartararo e davanti a MARC MARQUEZ (VOTO 7, un "duro" vero). Però il tempo passa e la prima vittoria - più volte sfiorata - ancora non arriva. Più che altro, nel ranking Ducati è dietro fisso al compagno di squadra Martin ed ora pure a Bastianini.

JACK MILLER: VOTO 6,5

Radio mercato lo dà ormai in partenza, direzione KTM. Jack centra il miglior risultato stagionale (secondo) sulla pista che dodici mesi fa lo aveva salutato vincitore. La cattiveria agonistica dei giorni migliori però è al momento un lontano ricordo. Il candidato Ducati nella corsa al titolo è chiaramente Bagnaia, che peraltro l'australiano precede di sei punti nella classifica generale... Miller è un po' preso in mezzo, stretto tra priorità che ormai non lo riguardano praticamente più.

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