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Stretta sulle offerte per lo United, Ratcliffe: "niente follie"

Mentre si avvicina il momento delle decisioni per la cessione del Manchester

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Mentre si avvicina il momento delle decisioni per la cessione del Manchester United da parte della famiglia Usa Glazer, si intensificano le trattative con i pretendenti e si moltiplicano le indiscrezioni. A dire la sua a chiare lettere è intanto il miliardario britannico Jim Ratcliffe, proprietario del colosso chimico Ineos, che ha assicurato di non voler pagare "cifre folli" per acquisire il glorioso club di Premier League, che i Glazer cederebbero per sei miliardi di dollari. Suo concorrente al momento è il presidente della Qatar Islamic Bank (Qib) Jassim Bin Hamad Al Thani, che a sua volta presentato un'offerta ufficiale, ed entrambi hanno incontrato in questi giorni i rappresentanti del club e della banca d'affari incaricata. "Come si decide il prezzo di un dipinto? Come si decide il prezzo di una casa? Non ha nulla a che fare con il costo di costruzione o di pittura - ha detto Ratcliffe in un'intervista al Wall Street Journal -, ma quel che non si deve fare è pagare somme folli per cose di cui ti pentirai in seguito. Da sempre tifoso dei Red Devils, il britannico, che possiede già il club francese del Nizza, ha sottolineato che il suo interesse per lo United non è finanziario ma legato alla voglia di "vincere qualcosa", definendo il club un "bene della comunità". Intanto, i media britannici riferiscono che il Qatar aumenterà in modo significativo la propria offerta, per cercare di superare quella di Ineos e avvicinare la richiesta dei Glazer. Più che da un fattore economico, che per gli investitori del Golfo non è problema, la strategia qatariota sarebbe guidata dalla volontà di evitare reazioni in Premier League e nel Paese come quelle seguite all'acquisizione del Newcastle da parte di un fondo dell'Arabia Saudita.

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