Serie A, l'esercito degli esodati: la top 11 è da urlo

In pieno svolgimento del campionato scadranno molti prestiti e contratti: coinvolti giocatori come Buffon, Chiellini, Ibrahimovic, Callejon e Kulusevski

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È una corsa contro il tempo, quella dei contratti e dei prestiti che termineranno a brevissimo. Pensati in tempi normali, con la solita scadenza del 30 giugno, perché nessuno poteva immaginare che la Serie A si sarebbe fermata per tre mesi e che si sarebbe giocato sotto l'ombrellone. Fatto sta che oltre un centinaio di giocatori rischia di terminare anzitempo il campionato se non verranno definiti nuovi accordi o modificati gli esistenti.

La Fifa ha diffuso dei princìpi guida, che però non sono vincolanti e devono essere accolti singolarmente dalle varie federazioni. Dal punto di vista sportivo l'opzione più semplice è quella di prolungare i termini fino alla fine della stagione agonistica (cioè agosto), ma ogni contratto farà storia a sé, perché serve l'accordo tra calciatore e uno o più club (in caso di prestito, infatti, ci sarà un triangolo tra atleta, club che ne detiene la proprietà e club che ha usufruito delle sue prestazioni sportive). E non sempre è una questione “semplice” come quella di Ibrahimovic: se il Milan e lo svedese non troveranno un accordo, si saluteranno il primo luglio.

Ci sono i calciatori in prestito secco (come Nainggolan), o già acquistati da altri club per il prossimo anno (come Kulusevski, Petagna e Rrahmani) o di proprietà di squadre estere (come Smalling e Sanchez). In caso di mancato accordo a livello collettivo, ogni giocatore farà le sue valutazioni, di sicuro se deciderà di cambiare casacca non potrà giocare fino alla prossima stagione.

Prendendo in considerazione i dati di Transfermarkt, i calciatori di Serie A in scadenza di contratto con le società di appartenenza sono attualmente 54, con lo svincolo di Edgar Barreto dalla Sampdoria. A questo numero vanno aggiunti tutti i prestiti con scadenza 30 giugno 2020: racchiudono tre categorie (prestiti secchi, con diritti di riscatto e con obbligo di riscatto condizionato). Il gruppone si assottiglierà giorno dopo giorno, perché tecnicamente il mercato è aperto e poi potrebbe fare chiarezza sul tema il Consiglio federale dell'8 giugno. E la chiarezza fa comodo a tutti, perché sono in gioco coppe, obiettivi e soldi.

Ad oggi, è possibile stilare una formazione di giocatori “in bilico”, cioè ancora incerti di poter giocare una partita di Serie A dal primo luglio fino alla prossima stagione. Quindi, fantacalcisti, antenne drizzate. In porta c'è Gigi Buffon, una delle due bandiere juventine di questa top 11 insieme a capitan Giorgio Chiellini, ma i due sono vicinissimi al rinnovo. L'altro centrale è una delle sorprese del torneo, quel Chris Smalling che la Roma ha preso in prestito secco dal Manchester United e, stanti così le cose, tornerà in Inghilterra dal primo luglio. Sulle fasce il cagliaritano Luca Pellegrini (in prestito secco dalla Juventus) e Lorenzo De Silvestri (fine contratto con il Torino).

A guidare il centrocampo, in una sorta di 4-3-3, c'è Radja Nainggolan (al Cagliari ma in prestito secco dall'Inter). Come mezzali, la qualità del nerazzurro Stefano Sensi (in prestito con diritto di riscatto dal Sassuolo) e l'agonismo di Sofyan Amrabat, una delle sorprese del Verona (acquistato per il 2020-21 dalla Fiorentina). E l'attacco è letteralmente atomico: sulle ali lo juventino in pectore Dejan Kulusevski e il napoletano José Maria Callejon, a supporto di Zlatan Ibrahimovic (questi ultimi in scadenza di contratto). Ci sarebbe stato Dries Mertens, ma il rinnovo del belga con i partenopei dovrebbe arrivare a ore.

In più qualche nome-bonus, come Mario Pasalic (in prestito dal Chelsea, l'Atalanta ha il diritto di riscatto), Alexis Sanchez (prestito secco), Senad Lulic, Marco Parolo, Giacomo Bonaventura e Miguel Veloso (tutti in scadenza di contratto). E, siccome ce n'è per tutti i gusti, anche cinque allenatori “precari” come Ivan Juric (Hellas), Luca Gotti (Udinese), Roberto De Zerbi (Sassuolo), Gigi di Biagio (Spal) e Davide Nicola (Genoa).

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