Roma, Bryan Cristante si presenta

Monchi: "Bryan è stato il centrocampista più forte dell'anno scorso. Mercato? Pellegrini resterà a lungo con noi"

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Bryan Cristante si presenta ai tifosi giallorossi. "Quando è arrivata l'offerta della Roma non ho esitato - ha spiegato -. Questo è il posto giusto per me, per la crescita del club e l'allenatore. Come c'è stata questa offerte, sono corso qui". "So che devo fare bene, crescere tanto e dimostrare quello che so fare", ha aggiunto. "Bryan è stato il centrocampista più forte dell'anno scorso", ha dichiarato il ds giallorosso Monchi.

Cristante è appena arrivato a Trigoria, ma ha già avuto modo di incontrare mister Di Francesco. "Sono i primi giorni, ci stiamo riattivando, ci ha dato un input delle sue idee e di ciò che vuole - ha spiegato il nuovo arrivato -. Fare un bel calcio, pressione alta. Avrò tempo per lavorarci bene e seguire le sue indicazioni". L'obiettivo è far bene anche a Roma, anche in fase realizzativa: "Il mio obiettivo qui è fare meglio possibile, i gol aiutano solo. Se si portano dei gol dai un aiuto maggiore alla squadra, anche questo è un mio obiettivo". "Chiunque arriva deve dimostrare ai tifosi, non arrivo qui per fare la guerra a chi c'è stato ma per fare un percorso di crescita e lavorare tanto - ha continuato -. Penso a me stesso e fare bene".

Poi uno sguardo al passato: "All'Atalanta ero nel momento giusto per esprimere il mio potenziale, aiutato da un bell'ambiente ed un grande allenatore. Tutto il percorso che ho fatto mi ha dato una mano per trovarmi in quella situazione". "Sappiamo che Gasperini è bravissimo, soprattutto con i giovani a cui dà una grossa mano a crescere - ha aggiunto -. Il gioco che ha, il lavoro, non credo ci siano pozioni magiche. Basta continuare a lavorare e crescere e si può fare bene anche nelle squadre in cui si arriva dopo". Poi sull'intesa col Papu Gomez: "Ci sono tanti campioni qui, non sarà difficile trovare a chi mettere le palle giuste. Ce ne sono tanti forti e qualcosa sicuro si farà". Infine una battuta sull'avventura al Benfica: "Ero un ragazzo di 18 anni in un top club europeo. Io lì volevo crescere, fare le mie esperienze e quando è arrivato il momento e volevo giocare sono uscito, ma non sono andato lì con l'obiettivo di diventare un titolare inamovibile".

Dopo aver presentato Cristante, esaltandone le caratteristiche tecniche, Monchi ha parlato a ruota libera del mercato giallorosso. "In entrata no c'è nulla per ora, visto che siamo tanti. In uscita dobbiamo vedere il mister, ma tutto ha un tempo e un senso. Il limite potrebbe essere il 4 agosto", ha spiegato il ds giallorosso. Poi su Pellegrini: "Su Lorenzo non c'è niente di nuovo, ho letto con tanta soddisfazione il commento che ha fatto a Villa Stuart che è convinto a restare qui a fare cose importante". "Per noi avere Lorenzo e Bryan è un orgoglio perché sono le mezzali del futuro della nazionale - ha aggiunto -. Lorenzo penso che rimarrà qui tanti anni, abbiamo tempo di parlare di tante cose. Per il romanista deve essere motivo di felicità averli entrambi". Quanto a Chiesa, invece, la questione ormai sembra un capitolo chiuso: "Mi piace, è forte ed è il futuro della nazionale, ma non posso dire di più perché non è nella mia testa la possibilità di acquistarlo". Infine una battuta sugli obiettivi stagionali della Roma: "Di utopico non c'è niente e l'anno scorso è mancato poco per arrivare in finale di Champions. Il tifoso più ottimista della Roma a settembre non pensava di andare vicino al grande obiettivo. Difficile sì, ma non impossibile". "Questa Roma merita di fare cose importanti e che sono il sogno dei tifosi, ma credo che i tifosi meritano che lasciamo fuori parole e facciamo i fatti - ha aggiunto -. Questo dobbiamo fare, lavorare insieme".

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