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palermo, arriva gomes dal mancity: "qui per aiutare"

"A Palermo mi sento come a casa, provo sensazioni positive, quella rosanero

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"A Palermo mi sento come a casa, provo sensazioni positive, quella rosanero mi sembra una grande squadra. Il mio trasferimento e' stato molto veloce, mi ha convinto quello che mi avevano detto sul club e sulla citta'". Lo ha detto Claudio Gomes, centrocampista francese classe 2000 del Palermo arrivato a titolo definitivo dal Manchester City, a proposito del suo impatto con la sua nuova squadra. Il ventiduenne e' gia' stato paragonato a N'golo Kante' per caratteristiche; un paragone, quello con il centrocampista recupera palloni del Chelsea, che lo inorgoglisce. "Me lo dicono spesso per il modo di giocare - ha detto Gomes -, ma devo lavorare ancora tanto per arrivare ai suoi livelli. Cerco di dare un contributo alla squadra con le mie caratteristiche, con la mia corsa, per dare una mano sia in fase offensiva che difensiva". L'allenatore del Palermo, Eugenio Corini, ha elogiato Gomes. "Parole che mi fanno piacere - ha sottolineato il centrocampista - I rapporti con l'allenatore e la squadra sono buoni. Di Corini mi piacciono le sue idee di gioco. Questo per me e' un periodo di adattamento, ci sono un po' di difficolta' con la lingua ma mi aiutano gli altri parlando un po' in inglese. Cerco di capire l'italiano e adattarmi rapidamente". L'ex centrocampista del Palermo Enzo Maresca, oggi vice allenatore di Pep Guardiola al City, gli ha dato consigli sulla piazza. "Conosce bene citta' e squadra - ha detto Gomes - Mi sento davvero molto bene, sono stato accolto positivamente da tifosi, citta' e anche giornalisti: per ora va tutto bene e la citta', che ho girato con alcuni miei compagni, mi piace molto, cosi' come la spiaggia di Mondello". A chi gli ha chiesto a quale centrocampista si ispiri, Claudio Gomes ha risposto di aver guardato "soprattutto Fernandinho, Thiago Motta quando giocava nel Psg, Rodri e Gundogan. So bene che devo migliorare molto, soprattutto nella lettura delle fasi di gioco. Per questo serve la conoscenza reciproca dei compagni di reparto e di tutta la squadra. In questo senso i giorni trascorsi dalla squadra a Manchester sono stati fantastici".

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