"Non ero pronto a vendere Higuain"

Il presidente torna sulla cessione del Pipita: "Non eravamo pronti a venderlo"

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Dalle colonne dell'Evening Standard, Aurelio De Laurentiis torna a parlare della cessione in estate di Gonzalo Higuain. "Noi non eravamo pronti a venderlo, per me Higuain non era sul mercato - ha spiegato il patron del Napoli al quotidiano inglese -. Un anno fa avevo offerto un rinnovo di contratto da cinque anni a lui e a suo fratello, offrendogli più soldi di quanti sta guadagnando ora alla Juventus".

De Laurentiis svela anche un retroscena di mercato. "Avevo ricevuto una richiesta dall'Arsenal e anche dall'Atletico Madrid ma non avevano messo abbastanza soldi sul tavolo".

Il Pipita ormai è il passato e AdL si gode Arek Milik. "E' un giocatore fantastico, oggi Higuain è di un altro pianeta ma probabilmente tra due anni diremo lo stesso di Milik. Ricordo a tutti che tre anni fa quando presi Higuain molti avevano dei dubbi su di lui. Al Real Madrid aveva fatto bene, ma non giocava con continuità e anche con l'Argentina aveva sbagliato diverse partite, può succedere a chiunque".

Il patron del Napoli ha anche parlato di Koulibaly, richiesto da Conte e dal suo Chelsea in estate. "Al primo anno con Benitez, i giornalisti dicevano: 'Oh mio Dio, ma che difensore è?!'. Io ricordo tutte le critiche. La scorsa estate Conte mi chiamò e mi chiese di venderlo al Chelsea - ha raccontato -. Ci sono state più offerte, ma mi serviva e non l'ho ceduto. Per noi sia lui che Maksimovic, Strinic e Albiol sono tutti essenziali. Quando metto un prezzo ai miei calciatori è sempre altissimo, in modo che le persone non sono tentate dal comprare i miei calciatori. Il modo in cui Sarri gioca coi nostri difensori è diverso, i movimenti sono studiati al massimo e loro giocano molto alti.

Non manca una stoccata a Zaza, che ha preferito il West Ham al Napoli. "Tante persone vorrebbero venire al Napoli, altre invece no e preferiscono Milano, Roma o Parigi. Ogni calciatore può essere buono ma è diverso da un altro, poi influiscono anche le mogli nella scelta".

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