Milan, il mercato di gennaio è già iniziato: Ibrahimovic o Pato per l'attacco

Vista l'infermeria piena i rossoneri cercano i sostituti di Biglia e Caldara, Leonardo già al lavoro

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Una sosta davvero necessaria in casa Milan. Da una parte per permettere ai giocatori non al meglio di recuperare dai rispettivi infortuni, dall'altra per permettere alla dirigenza di fare un punto sul percorso attuale e tracciare gli obiettivi in vista di gennaio, quando i rossoneri dovranno intervenire pesantemente sul mercato in ogni reparto. Leonardo è già al lavoro per trovare i sostituti dei lungodegenti Caldara e Biglia e, visto il cambio di modulo operato da Gattuso, sarà necessario prendere anche un attaccante.

Per quanto riguarda il reparto offensivo, i nomi sul taccuino della dirigenza rossonera sono due e per entrambi si tratterebbe di un ritorno all'ombra della Madonnina: Ibrahimovic e Pato. La pista che porta a Ibra è sempre aperta, con lo svedese che sarebbe pronto a lasciare la Mls e si "accontenterebbe" di uno stipendio intorno ai due milioni di euro. In linea di massima il giocatore sarebbe felice di tornare in Italia, ma il Milan gli offre un contratto di sei mesi (da gennaio a giugno 2019) con opzione di rinnovo per un'altra stagione, mentre lo svedese e Raiola vorrebbero un accordo di almeno 18 mesi. Le parti si stanno parlando, la trattativa è aperta e ad osservarne con attenzione gli sviluppi c'è anche Alexandre Pato, che al Tianjin Quanjian ha uno stipendio da 9 milioni di dollari netti, ma sarebbe disposto a un sostanzioso taglio pur di agevolare il proprio ritorno in Italia. Per il brasiliano il problema maggiore è la clausola da 25 milioni da pagare per portarlo via dalla Cina, motivo per cui è invece totalmente da escludere un possibile assalto a Karim Benzema, che guadagna 10 milioni netti l'anno e sta considerando l'idea di lasciare il Real Madrid solo per offerte economiche migliori.

Dall'attacco al centrocampo, dove i profili individuati per sopperire all'assenza di Biglia, che dovrà stare fermo a lungo, sono principalmente due: Leandro Paredes e Sandro Tonali. L'argentino (quindi extracomunitario) ex Roma in forza allo Zenit sarebbe il preferito di Leonardo, ma la valutazione che ne fa il club di San Pietroburgo, che vorrebbe venderlo soltanto a titolo definitivo, è di circa 30 milioni e visti i paletti imposti dal Fair Play Finanziario per prenderlo i rossoneri dovrebbero cercare di strappare un prestito ai russi. L'alternativa più credibile è appunto Tonali, centrocampista classe 2000 del Brescia convocato da Roberto Mancini in Nazionale e considerato l'erede di Andrea Pirlo, che però piace molto anche alle altre big italiane. Il centrocampista è infatti un grande tifoso rossonero, ma è finito nel mirino anche di Juventus, Inter e Napoli e per lasciarlo partire Cellino, presidente delle Rondinelle, chiede almeno 20 milioni di euro.

Caccia al rinforzo in attacco e a centrocampo, ma forse l'emergenza maggiore riguarda la difesa, dove i ko di Caldara e Musacchio hanno lasciato a disposizione di Gattuso soltanto Zapata e Romagnoli nel ruolo di centrali. Nelle ultime settimane si è parlato molto di un possibile arrivo a Milano di Benatia, ma la Juventus venderà il marocchino solo in caso al suo posto arrivi un big come de Ligt e allora il nome in pole position per i rossoneri è quello di Rodrigo Caio. Il difensore brasiliano del San Paolo piace molto a Leonardo, ha passaporto italiano e potrebbe arrivare a Milano per una cifra vicina ai 15 milioni, ma negli ultimi giorni la pista si è un po' raffreddata. Nel radar del dirigente rossonero è infatti entrato anche un altro giovane talento, Ozan Kabak, centrale turco del Galatasaray che in patria è considerato uno dei migliori prospetti in circolazione. La sua valutazione è però già altissima, circa 20 milioni, per cui in vantaggio per vestirsi di rossonero sembra esserci ancora Rodrigo Caio, anche se gennaio è ancora lontano e le vie del mercato sono infinite.

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