MILAN

Milan, Ibrahimovic: "Così è difficile che resti, Rangnick non so chi sia"

Anticipazioni dell'intervista a Sportweek dell'attaccante svedese. Parole d'addio ai rossoneri

  • A
  • A
  • A

"Ibra gioca per vincere qualcosa o sta a casa. Ibra non è un giocatore da Europa League e il Milan non è un club da Europa League". Parole, quelle dell'attaccante svedese, che lo allontanano sempre di più dai colori rossoneri. Futuro già scritto? L'incontro con l'ad Gazidis, dice Ibrahimovic in un'anticipazione dell'intervista su Sportweek, è necessario ma "se le cose stanno così, difficile che rimanga". Poi sull'allenatore destinato a sedere sulla panchina del Milan al posto di Pioli: "Rangnick? Non so chi sia".

"Club senza progetto, se resto è solo per passione", aveva detto Ibra un mese fa nel corso di un confronto a Milanello tra la squadra e Gazidis, esprimendo con la solita schiettezza le perplessità sul Milan del futuro. "Io voglio essere decisivo in campo, non voglio fare la mascotte, Mi dispiace per i tifosi ma può essere che non mi vedano più dal vivo", ha detto dopo la vittoria contro la Juve. E ora altre parole che sanno di sentenza e che più delle altre descrivono le ragioni di un addio.

"Mi hanno detto che smettere in America era troppo facile. E allora sono tornato al Milan. Poi questo Covid ha fermato tutto, allora ho pensato: c'è qualcosa che non vuole che io smetta... Per fortuna abbiamo ricominciato. Si è messo di mezzo anche il polpaccio, ma io due giorni dopo ho detto 'sono pronto, torno in squadra'. Ibra è così. Ma loro mi hanno frenato", ha aggiunto lo svedese prima di tornare sul confronto avuto qualche mese fa con l'ad rossonero Ivan Gazidis. "Ho parlato per me e per la squadra, è stato un confronto necessario. Non era cattiveria la mia. Ma bisogno di avere spiegazioni sul futuro, il mio e quello del Milan - ha concluso - Ho detto che il Milan non è il mio grande Milan, è vero. Ma dobbiamo fare tutto il meglio possibile anche in questa situazione. Sino alla fine. Ibra c'è, ci pensa Ibra. Io devo esserci per forza o li perdi i tifosi".

Sull'eventuale futuro post Milan Zlatan non si sbilancia. "Non so se c'è un altro club dopo il Milan, io non chiudo mai le porte. Ma vado solo in un posto dove comando, non in un posto in cui le parole non valgono niente - ha evidenziato - Ho ancora troppa passione per quello che faccio".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments