L'attaccante serbo allontana il Psg nel corso di un'intervista a L'Equipe: “Con la Juve ho ancora due anni di contratto e ci sto bene"
“Io al Psg? Ho sentito alcune voci di mercato, non ne sapevo nulla e non me n’ero interessato. Io pensavo soprattutto a prepararmi al meglio per la stagione. Con la Juve ho ancora due anni di contratto e ci sto bene. Vorrei vincere qualcosa di importante qui, poi vedremo, se ne parlerà più avanti”. Dusan Vlahovic allontana l'ipotesi di un futuro in Francia nel corso di un'intervista esclusiva al quotidiano L'Equipe e fissa gli obiettivi per il futuro: "Vorrei diventare un giocatore che tutti ricordano. Il Pallone d’Oro? È un sogno e un obiettivo”.
Rimpianto scudetto: "Qualificazione alla Champions e Coppa Italia? Sarebbe bello, ovviamente, se riuscissimo in entrambe le cose, ma non possiamo essere pienamente soddisfatti, questa è la mentalità di questo club e un requisito della sua storia. Avevamo la possibilità di lottare per il titolo, a un certo punto non eravamo lontani. Ma essere in lotta a febbraio non significa niente e non conta. È a fine maggio che vediamo chi c’è. I rimpianti sono inevitabili ma abbiamo ancora tanto da giocare".
La miglior stagione in bianconero: "La scorsa stagione è andata così perché non mi sentivo bene fisicamente. Ho davvero sofferto. Quest'anno mi sento bene, è l'unica cosa che è cambiata. Per il resto faccio tutto uguale, lavoro duro, mi concentro sul recupero. In questa stagione ho segnato 16 gol (17 compresa la Coppa, ndr) ma avrei potuto fare anche molto di più. Voglio sempre fare di più. Voglio diventare un giocatore che la gente ricorderà. Giocare per fare una piccola carriera e fare soldi, non mi interessa".
I punti di riferimento: "Cristiano Ronaldo, ovviamente, che ho seguito dal Manchester, quando era ala sinistra. Mi piacevano i suoi movimenti, il suo "killer instinct", penso che sia uno dei migliori della storia. Anche Zlatan Ibrahimovic mi è piaciuto molto, così come Fernando Torres con i suoi capelli un po' lunghi, ai tempi del Liverpool.
E poi Karim Benzema, un giocatore che adoro. Mbappé? Fortissimo, ha 25 anni e ha quasi vinto tutto, ha fatto quaranta gol in questa stagione (esattamente 42 con il PSG, ndr). Anche Giroud è un gigante. Le statistiche chiedono sempre più spazio, ma non dicono l'importanza di un giocatore. In Coppa del mondo nel 2018 vince la Francia, i numeri dicono che Giroud ha segnato zero gol ma senza di lui la Francia non avrebbe vinto. Era insostituibile con tutto il lavoro sporco che ha fatto, i passaggi, il suo modo di pesare sulle difese, è stato uno dei giocatori fondamentali per la vittoria".