La corsa di Pochettino alla guida del Psg è finita nello stesso istante in cui l'arbitro Makkelie ne ha decretato l'uscita di scena dalla Champions League. L'ennesima delusione europea dei parigini costerà il posto al tecnico argentino (e probabilmente non solo a lui) e già da qualche è iniziata la caccia al suo successore. Il candidato numero uno sembrerebbe essere Zinedine Zidane, ma l'elenco si arricchisce ogni giorno di nomi nuovi. E tra questi è spuntato quello di Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano è stato accostato più volte a grandi squadre europee, ma finora non è mai uscito dai patrii confini, anche quando avrebbe davvero potuto farlo (leggi doppia offerta del Real Madrid).
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Difficile che accada ora, anche perché il suo munifico contratto quadriennale con la Juve scadrà nel giugno del 2025 e il suo progetto di ricostruzione a Torino è appena iniziato.
Di certo Allegri piace per la sua capacità di saper creare e gestire il gruppo anche nei momenti difficili e ha abbastanza esperienza e carattere per non farsi schiacciare da nomi pesanti come quelli di Messi o Neymar. Magari riuscirebbe pure a completare il percorso di crescita di Donnarumma e a rilanciare il talento sfiorito di Icardi. Pronto, poi, a riabbracciare il vecchio compagno di sfide torinesi Pogba.
Tutti discorsi davvero molto ipotetici, che difficilmente andranno in porto nel breve periodo. Perché adesso Allegri ha in mente solo la Juve e il ritorno al successo con lei.
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