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La Juve e i rinnovi: dopo Gatti Giuntoli punta Chiesa, c'è l'incontro con l'agente

In casa bianconera l'obbligo è blindare i big ma col vincolo relativo ai costi. Intanto il ds ha visto il procuratore dell'ex Fiorentina a Milano

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In attesa di mettere a segno un paio di colpi a gennaio per giocarsi lo scudetto (De Paul il nome più caldo, attenzione a Samardzic in alternativa), la Juventus è attiva sul capitolo rinnovi di contratto. Quello di Federico Gatti, che ha prolungato mercoledì ieri fino al 2028, è il primo di una lunga serie: il prossimo, per ordine di importanza (e di tempo) conduce a Federico Chiesa, in scadenza nel 2025. Non a caso nella giornata odierna Giuntoli ha incontrato il suo agente Fali Ramadani, nel pieno centro di Milano: l'obiettivo del ds è non arrivare il prossimo giugno con un solo anno davanti, lo stesso dicasi per Wojciech Szczesny. In discussione intanto c'è il futuro di Manuel Locatelli, desideroso di restare a Torino.

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Dicevamo di Chiesa, l'affaire che più preoccupa Giuntoli. Con l'entourage dell'ex Fiorentina i primi contatti sono andati in scena già a giugno, ma l'esito non è stato positivo. La punta classe 1997 chiede un importante aumento dell'ingaggio, la società invece, complici i problemi fisici che spesso assillano il giocatore, preferisce non spingersi troppo oltre. A pesare sono anche i vincoli economici imposti dalla proprietà. Il tempo però scorre, e il ds non vuole arrivare a giugno 2024 con un solo anno di contratto: il rischio è quello di trovarsi costretti a cedere il 26enne a prezzo di sconto. E allora ecco la possibile soluzione transitoria: prolungamento di un anno con medesimo ingaggio attuale, ossia 5 milioni di euro. Se ne è parlato, tra le parti, anche nel corso andato in scena stamane nel pieno centro a Milano: presente ovviamente Giuntoli (accompagnato da Giovanni Manna) e l'agente Fali Ramadani in rappresentanza del calciatore. 

Simile a Chiesa è anche la posizione di Szczesny, sotto contratto fino al 2025. Il suo stipendio si aggira intorno ai 6.5 mln, e la Juventus non ha intenzione di fare follie. Probabile che sul piatto del polacco venga messo un prolungamento a cifre inferiori. Ma occhio anche all'ipotesi addio: cessione a giugno e svolta in porta con l'inizio di una nuova era tra i pali (Carnesecchi?). Comunque non c'è grande fretta, idem sul fronte Rabiot: nei prossimi mesi, quando la partecipazione alla prossima Champions League sarà certa, si accelereranno i discorsi.

In agenda non manca il capitolo Locatelli, decisivo domenica col Milan: l'ex rossonero si avvia a prolungare fino al 2028, tutto sta filando liscio con l'entourage. E Vlahovic? Il serbo non è partito in estate e i 7 milioni annui (con la possibilità di arrivare fino a 10 con premi) sono considerati eccessivi nel nuovo corso della Juventus. Le cifre per i prossimi anni verranno presto riviste, magari spalmandole con un rinnovo.

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