L'INTRIGO

Juventus, Milinkovic-Savic se Pogba accetta la corte dell'Arabia Saudita

Il centrocampista francese continua ad attirare offerte dal Medio Oriente, ma è restio. Il serbo è l'obiettivo numero uno se cambiasse idea

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La visita di Rafaela Pimenta, avvocato e procuratore di Pogba, alla Continassa ha smosso l'ambiente della Juventus. Un saluto, un segno di vicinanza tra due persone legate da amicizia oltre che da un rapporto professionale, come testimonia l'assenza di incontri con la dirigenza bianconera, ma il futuro del francese è ancora tutto da scrivere. Pogba ha voglia di riscatto dopo una stagione passata interamente in infermeria, ma dall'Arabia Saudita premono e l'offerta si sta alzando. Troppo per Pimenta per non aggiornare il centrocampista.

La Juventus sta a guardare, nemmeno troppo preoccupata dell'eventuale cambio di rotta di Pogba perché in fondo c'è un piano B per il reparto ed è di quelli importanti: Sergej Milinkovic-Savic. Nell'intensa chiacchierata tra Pimenta e il francese sicuramente si è parlato del rilancio dei club arabi per portarlo nel propria Premier League come tanti altri campioni, ma almeno per il momento la risposta è stata sempre lo stesso "no, grazie".

La Juventus però da tempo hanno individuato nel laziale il profilo giusto per il proprio centrocampo, bloccato dall'ingaggio di Pogba, ma già disposto ad accettare il bianconero da tempi non sospetti. Lo stesso centrocampista serbo non sta ricevendo l'interesse atteso da Lotito per una cifra del cartellino giudicata troppo alta per un giocatore con il contratto in scadenza nel 2024, se non dall'Arabia Saudita con l'Al Hilal pronto a ricoprirlo d'oro a 28 anni.

A livello economico l'eventuale partenza di Pogba verso l'Arabia, tutta da studiare e da vedere, sarebbe compensata dall'arrivo di Milinkovic-Savic per una operazione che, più o meno, vedrebbe la situazione rimanere invariata. La difficoltà semmai sarebbe come sempre trattare con la Lazio, con la possibilità però di giocarsi alcune pedine che interessano a Sarri come Luca Pellegrini e, chissà, Nicolò Rovella.

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