Juventus divisa su Allegri, l'ha spuntata Nedved: "Se resta Max, vado via io"

Agnelli avrebbe riconfermato il tecnico, ma il dirigente ceco appoggiato da Paratici avrebbe fatto pressione

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L'addio tra Massimiliano Allegri e la Juventus segna la fine di un'era - calcisticamente parlando - lunghissima. Cinque anni di scudetti, coppe nazionali e sogni Champions accarezzati destinati a finire dopo le ultime due partite di campionato. A poche ore di distanza dall'annuncio della separazione tra le parti, cominciano a essere più chiaro il quadro della situazione societaria bianconera: Andrea Agnelli, come peraltro dichiarato più volte, avrebbe voluto continuare con Allegri in panchina, mentre la coppia dirigenziale Nedved-Paratici ha sostenuto con vigore la tesi del cambiamento.

L'idea di Allegri era quella di attuare una mini-rivoluzione soprattutto in difesa andando a prendere giocatori di spessore ma soprattutto più giovani. Con Ramsey già assicurato, l'idea era quella di fare uno sforzo per andare a prendere De Ligt dall'Ajax e poi fare altri quattro acquisti per costruire una squadra ringiovanita e competitiva attorno a Cristiano Ronaldo, avallando anche cessioni importanti per fare cassa come quelle di Dybala, Cancelo e Douglas Costa. Insomma, il concetto espresso da Allegri era chiaro: la Juventus per provare a vincere la Champions avrebbe bisogno di un restyling importante.

Proprio su questo è iniziata la battaglia interna con la dirigenza, soprattutto con la visione societaria di Pavel Nedved. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera è stata proprio una feroce opposizione del ceco, appoggiato da Paratici, a portare al divorzio con l'allenatore, tanto che lo stesso Nedved sembra sia addirittura arrivato a minacciare l'addio in caso di proseguimento del rapporto con Allegri: "Se resta Allegri, vado via io". Per il dirigente ceco e Paratici, infatti, la Juventus è competitiva così com'è e difficilmente migliorabile, anzi, con un potenziale per salire sul tetto d'Europa già a disposizione. Insomma, il fallimento europeo per loro sarebbe dovuto alla gestione tecnica.

Allegri da una parte quindi, Nedved e Paratici dall'altra con Agnelli nel mezzo a prendere una decisione scomoda che è arrivata nonostante le parole degli ultimi mesi. Presa in anticipo per non ripetere un errore "alla Conte" quando l'addio del tecnico arrivò in piena estate.

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