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Juve, la rivoluzione Comolli: niente soldi alla Serie A, tutti colpi dall'estero

Tralasciando i riscatti, la strategia dell'ad bianconero per i nuovi acquisti è in rottura rispetto alle gestioni precedenti

02 Set 2025 - 09:18

Jonathan David, Joao Mario, Edon Zhegrova e Lois Openda: il poker di mercato in entrata della Juve nasconde una curiosità che non assomiglia per nulla a una casualità ma a una strategia ben precisa operata da Damien Comolli, assieme a François Modesto, che prevede investimenti all'estero lasciando a bocca asciutta la Serie A. Come fa notare Tuttosport, tralasciando i riscatti obbligatori ereditati dalla gestione Giuntoli (Nico Gonzalez, Kalulu, Di Gregorio, Kelly e Conceiçao) i nuovi acquisti bianconeri arrivano tutti da campionati esteri, in forte discontinuità col passato.

Basti pensare che un anno fa tra Koopmeiners (Atalanta), Nico Gonzalez (Fiorentina), Di Gregorio (Monza), Kalulu (Milan) e Cabal (Verona), la Juventus aveva immesso nelle casse della Serie A, attraverso i rispettivi club italiani, circa 150 milioni di euro mentre nell'estate 2025 i soldi juventini hanno arricchito Porto, Lille e Lipsia.

Un segnale da sottolineare, ed eventualmente confermare a gennaio che fa contenti i tifosi bianconeri, spesso irritati perché - a loro parere - i tanti soldi versati ai club italiani, e più in generale al sistema Serie A, come risposta hanno avuto solo trattamenti non proprio "di favore" dal calcio italiano verso la Juve stessa.

Campanilismi a parte, la scelta di Comolli sembra più che altro nascondere una precisa strategia grazie anche al sistema di scouting e valutazione di cui si serve da tempo il dirigente francese e che ha portato in dote anche alla Juventus. Un segnale di rottura col passato, un cambio di filosofia e metodologia e una completa novità per il club bianconero.

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