COLPO IN ARRIVO

Juve, altro messaggio di Pogba: "Do il meglio quando l'ambiente mi ama"

Il francese, che avrebbe già svolto una prima parte delle visite mediche negli Stati Uniti, parla ancora del futuro: "Voglio solo giocare a calcio e divertirmi"

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Paul Pogba continua a mandare messaggi alla Juventus. Il centrocampista francese, sempre più vicino al ritorno a Torino, ha parlato della sua situazione ai microfoni di Uninterrupted: "Se sono in sintonia con la squadra, con i tifosi, con il club che ti conosce e ti ama, io come tutti i giocatori posso dare il meglio di me". Sul futuro ha però preferito non sbilanciarsi ancora: "Sto prendendo il mio tempo, pensando e unendo i vari pezzi. Voglio solo il meglio, voglio giocare a calcio ed essere me stesso".

Al di là delle frasi di circostanza, comunque, affinché Pogba torni a vestire il bianconero mancano solamente i dettagli contrattuali. Lui e il suo entourage hanno già trovato un accordo col club sulla base di un contratto triennale da 7,5 milioni a stagione, con possibile inserimento di un'opzione per il quarto anno. Secondo il Corriere dello Sport, tra l'altro, l'ex Manchester United avrebbe già svolto una parte di visite mediche negli Stati Uniti, dove si trova in vacanza, per valutare le sue condizioni dopo una stagione condizionata da parecchi infortuni. L'annuncio potrebbe essere questione di giorni.

"Se sei libero mentalmente e ti diverti, performi - prosegue la sua intervista -. Devi essere a tuo agio dove giochi e con le persone con cui giochi. È la cosa più importante. Tutti vogliono sentirsi amati, tutti ne hanno bisogno. È sempre bello sentirsi gratificati, anche quando cresci è bello sentire che le persone apprezzano chi sei e le cose che fai. Ogni tanto capita di non sentirsi bene con se stessi e quando qualcuno ti viene a dire 'tranquillo, va tutto bene, può succedere' ti dà una grande spinta. È importante sentire certe cose dai propri compagni di squadra. Il calcio mi ha dato l’opportunità di essere chi sono oggi. Sono diventato un esempio per tante persone, prima di tutto per i bambini. Quello che faccio ha un grande impatto su di loro e mi dà l’opportunità di essere più di un semplice giocatore. Voglio essere un esempio, una leggenda dentro e fuori dal campo. Alla fine sono queste le cose che restano: in campo arriveranno nuovi giocatori, ciò che resta è anche ciò che costruisci fuori dal campo. Voglio lasciare un’eredità".

Infine un pensiero per il suo idolo sportivo: "Muhammad Ali è il mio esempio. Si convertì all'Islam come ho fatto io quando avevo 18 anni. Talvolta essere musulmano non è facile. Cerchi solo di mostrare l'esempio dei musulmani nello sport e nella vita reale, che a volte non è la stessa immagine che viene comunicata dai media. Noi cerchiamo di seguire la nostra religione nel miglior modo possibile".

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