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MANOVRE NERAZZURRE

Stankovic in Nazionale: "Dimarco mi ha fatto i complimenti". E l'Inter pensa alla recompra

L'ottimo inizio di stagione con il Bruges vale la chiamata della Serbia. E i nerazzurri non lo perdono di vista...

10 Ott 2025 - 12:13

La prima volta non si scorda mai: Aleksandar Stanković dopo la trafila con tutte le under, di cui spesso è stato anche capitano, ha finalmente ricevuto la prima chiamata per della nazionale maggiore della Serbia: "Ho iniziato con l'Under 15… da allora ho sempre sognato la Nazionale maggiore. E ora sono qui. Non riesco a descrivere come mi sento, è la realizzazione di un sogno", racconta ai microfoni della federcalcio serba. Alexs, nato a Milano mentre papà Dejan giocava per l'Inter, avrebbe potuto scegliere anche l'Italia, ma i suoi piani sono sempre stati altri: "È vero, più volte mi è stato offerto di giocare per l’Italia, ma la risposta è sempre stata la stessa. La mia famiglia è serba, io mi sento completamente serbo. C'era solo una Nazionale per cui volevo giocare".

Un periodo molto felice per il più giovane degli Stankovic: dopo l'ottima stagione in Svizzera con il Lucerna oggi il centrocampista classe 2005 è in rampa di lancio con il Club Bruges, squadra che in estate l'ha prelevato dall'Inter per 10 milioni e di cui sta diventando una pedina fondamentale tanto in campionato quanto in Champions League. 

Ora, a testimoniare la sua crescita, anche la chiamata in nazionale maggiore festeggiata con un amico speciale: "Dimarco mi ha chiamato subito per congratularsi. Siamo buoni amici. Era molto felice per me, perché sa quanto significhi per me e quanto ami la Serbia. È orgoglioso, come la mia famiglia". Il legame con Dimash nasce dal periodo in nerazzurro: "I suoi consigli mi hanno aiutato anche quando dovevo decidere se trasferirmi al Lucerna. Era l’estate di un anno fa, avevo offerte dalla Serie B, ma Federico mi disse: 'Vai in Svizzera, gioca, lì ti daranno spazio.' Era stato a Sion, conosce il livello del calcio. Naturalmente, non è stato facile lasciare l’Italia, ma lo rifarei senza esitazione".

Nonostante le cose in Belgio stiano andando a gonfie vele ("un grande club, un progetto serio"), il legame con l'Inter e Chivu, allenatore che ha avuto nella Primavera nerazzurra, rimane forte: "Sono felice per Chivu. So quanto lavora, quanto significhi per lui l’Inter e quanto sia importante per lui questa opportunità. Tifo per lui con tutto il cuore". Ad Appiano c'è anche il giocatore a cui Stankovic Jr dice di ispirarsi: "Negli ultimi due anni ho guardato tanto Calhanoglu quando ho potuto allenarmi con la prima squadra. Quello che fa in campo è incredibile". Anche se l'idolo è un altro: "Papà è il mio idolo, non c'è dubbio. Nel centro di allenamento della Nazionale c'è una sua foto davanti agli spogliatoi: ogni volta che passo di lì mi fermo a guardarla e sogno di potermi avvicinare al suo numero di presenze con la Serbia". 

L'Inter ha sempre riconosciuto il talento di Stankovic Jr, per questo Ausilio e Marotta nella trattativa con il Bruges si sono riservati la possibilità di riportarlo a casa: nella prossima estate Alexs potrà tornare a Milano per 22 milioni, quella successiva per 25. Dopo poche partite in Belgio sono già sicuri: "L'Inter si riprenderà un calciatore da 40 milioni". La speranza dei nerazzurri è questa.