ATTESA FINITA

Inter, ufficiale il ritorno di Arnautovic: "Qui per vincere trofei e fare gol"

L'austriaco, che arriva dal Bologna per 10 mln bonus inclusi, ha firmato un biennale

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L'Inter abbraccia, o per meglio dire riabbraccia, finalmente il suo nuovo attaccante, Marko Arnautovic. L'austriaco, arrivato a Milano martedì sera dove ha cenato insieme al suo entourage con il ds Ausilio promettendo anche a un tifoso all'ingresso dell'hotel di segnare almeno dieci gol, è infatti ufficialmente un giocatore nerazzurro a 13 anni di distanza dalla prima volta a Milano. Ad annunciarlo l'Inter, che preleva l'attaccante dal Bologna in prestito con diritto ed obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni. "Sono qui per vincere e fare gol. Sono un Marko diverso rispetto a 13 anni fa, qui per portare trofei" le prime parole di Arnautovic al ritorno in nerazzurro.

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E a Inter TV sono arrivate anche le prime parole: "Sono contentissimo e felicissimo, per me è un grande onore giocare ancora per l'Inter. Tredici anni fa ero più tifoso che giocatore, oggi sono qua per aiutare la squadra e vincere. Sono cresciuto, quel Marko era testa calda e non pensava tanto al calcio. Ora è diverso, sono calmo e cresciuto d'età e di carattere".

"Sono forte fisicamente, sono venuto qua per fare gol e so come fare. Aspettative? Sono venuto qua per vincere qualcosa perché qui si deve vincere. Sono qua per portare un trofeo- ha proseguito- . Mi sono subito allenato con i compagni e ora inizia il campionato".

IL COMUNICATO DELL'INTER
E sul proprio sito l'Inter dà il bentornato ad Arnautovic: "Quante avventure si possono vivere nell'arco di tredici anni? Quanti luoghi e quanti volti si possono incrociare? La risposta è difficile da scoprire, ma ognuno di essi ha contribuito alla crescita di Marko Arnautović, tornato all'Inter dopo un lungo giro del mondo".

Nato il 19 aprile 1989 a Vienna, figlio di padre serbo e madre austriaca, Marko ha mosso i suoi primi passi nel quartiere periferico di Floridsdorf. Papà Tomislav, un passato da attaccante in un paese vicino a Belgrado, aiutava nel ristorante del Floridsdorfer, piccolo club locale nel quale giocava nel tempo libero. Qui, in un panorama costellato di ciminiere e fabbriche, Marko viene portato da suo papà al campo di allenamento, dove rimane a giocare finché la luce glielo consente. Inizia così l'avventura con il pallone di Arnautović.

Marko stupisce e si mette in mostra fin da subito nel Floridsdorfer: gioca con i settori giovanili di Austria Vienna, First Vienna e Rapid Vienna, ma torna sempre a quel suo primo campo d'allenamento. Fino a quando nel 2006, a 17 anni, vola in Olanda al Twente: a Enschede assaggia per la prima volta il calcio professionistico, esordisce nel 2007 in Prima Squadra e a ottobre debutta in Europa contro il Getafe.

La stagione 2008/09 è quella dell'esplosione: segna 12 gol e attira l'interesse di grandi squadre, ma Marko sceglie l'Inter. A Milano l'austriaco trascorre un anno trionfale per la storia nerazzurra, scendendo però in campo in sole tre partite.

Passato al Werder Brema l'anno successivo, Arnautović inizia il suo giro del mondo, che lo porta poi in Inghilterra, destinazione Stoke City, nel 2013. Quattro stagioni, quattro salvezze e l'amore incondizionato dei tifosi dei Potters: Marko si trasferisce poi al West Ham, dove rimane per due anni segnando 21 gol in totale.

Nel 2019 arriva il tempo di una nuova avventura: l'austriaco vola in Cina, allo Shanghai SIPG. Un mondo nuovo, un calcio diverso: un'esperienza complicata dallo scoppio della pandemia, che porta Marko alla decisione di tornare in Europa, in Italia, a Bologna. In rossoblu Arnautović diventa un simbolo, e nel 2021/22 vive anche la sua miglior stagione a livello realizzativo in tutta la carriera.

Forte fisicamente, dotato di grande tecnica e praticamente ambidestro, Marko è un attaccante completo, diventato icona della Nazionale austriaca, della quale detiene il record di presenze a quota 108. Ora torna in nerazzurro con la stessa voglia di stupire che l'aveva portato a Milano nel 2009.

IL MESSAGGIO DELLA CURVA
"Bentornato in famiglia Marko, la Nord è con te", lo striscione con cui la Curva Nord ha salutato Arnautovic al Coni. Per l'austriaco seconda vita all'Inter: l'attaccante ha già vestito questa maglia tredici anni fa, nell'anno del Triplete, quando collezionò tre presenze e zero gol.

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