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Inter, Ausilio: "Vogliamo Lukaku, per Onana servono offerte più alte"

Il direttore sportivo nerazzurro: "Frattesi è quello che stavamo cercando, ha grandi qualità"

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Piero Ausilio ha parlato a 360° del mercato dell'Inter. "Lukaku? I dialoghi col Chelsea non si sono mai interrotti - ha spiegato il ds nerazzurro a margine dell'evento su sport, musica e talento che si è tenuto alla Triennale di Milano moderato dal nostro Franco Piantanida -. Sappiamo che non ce lo daranno in prestito per il secondo anno e stiamo valutando se possiamo prenderlo a titolo definitivo. Lui sa che vorremmo riportarlo all'Inter e cercheremo di trovare una soluzione". Poi su Onana: "Se arriveranno offerte le ascolteremo. Ad oggi non sono arrivate o almeno non soddisfano le nostre aspettative".

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"Il discorso Onana finisce qua ed è il portiere dell'Inter - ha proseguito Ausilio -. Se da qui ai prossimi venti giorni ci saranno offerte importanti, non solo per lui, valuteremo tutti, ma non ci sono date, scadenze, né la voglia di privarsi di nessuno". "Con i giocatori forti vorremmo andare avanti, sono i punti di forza della squadra", ha aggiunto. Parole chiare che lasciano pochi dubbi sulla posizione dell'Inter sulla questione. 

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Quanto invece ai possibili obiettivi in entrata per puntellare il centrocampo dopo le uscite di Gagliardini e Brozovic, il ds dell'Inter preferisce non dare indicazioni precise. "A centrocampo quando partirà la stagione saremo in sei, con il mister e Marotta cercheremo di costruire la rosa migliore per tutte le competizioni, ci servono giocatori importanti - ha spiegato -. Cercheremo di avere due giocatori per ruolo, con 20 di movimento e tre portieri. Saremo questi all'inizio del campionato". "Abbiamo tanti ragazzi da sistemare in uscita e una volta fatte quelle operazioni potremo capire come completare il reparto che è competitivo anche se è andato via Brozovic", ha aggiunto. "Le uscite social mi interessano poco, mi interessa quello che ha fatto Brozo per otto anni all'Inter - ha proseguito -. Sono stati quasi tutti anni importanti, perché poi non è che abbia fatto sempre benissimo. Sono stati importanti soprattutto gli ultimi anni. Lo ringraziamo per quanto ha dato. Ora Brozovic è il passato, il presente e il futuro sono Frattesi e gli altri che sono rimasti"

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E proprio al colpo Frattesi, poi, Ausilio dedica qualche parola in più. "Frattesi rappresenta l'idea che abbiamo noi di un calciatore. Ha dimostrato talento già a livello della Primavera, con la Roma dove si è fatto conoscere e ha fatto parlare di sé - ha dichiarato Ausilio -. Poi ha fatto un percorso fatto di fatica, in categorie inferiori. È passato al Sassuolo in un’operazione di qualche hanno fa, poi è andato in Serie B". "Ho avuto modo di vederlo al Monza, poi ha assaggiato la A con il Sassuolo sempre in crescendo - ha aggiunto -. Quello che lo ha sempre contraddistinto è stata la fame, la voglia di migliorarsi, l’ambizione, la voglia di emergere che non ha mai perso". "Lo seguivano in tanti - ha continuato -. Non era solo questione di una o due squadre, è un giocatore forte che è cresciuto tanto, è un nazionale, ha attirato l'attenzione di tante formazioni italiane. Noi ci abbiamo lavorato, siamo stati forse più convincenti, e il ragazzo ha dato una mano perché forse vedeva nell'Inter il progetto più concreto". 

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Capitolo rinnovi. "I prolungamenti di contratto di Calhanoglu e Bastoni erano preparati da tempo - ha spiegato Ausilio -. È arrivata finalmente l'ufficialità e siamo contenti perché su di loro vogliamo costruire presente e futuro dell'Inter". "Era una cosa doverosa allungare con loro per i meriti avuti nelle ultime stagioni, un riconoscimento per il lavoro svolto all'Inter negli ultimi anni", ha proseguito. 

Dal palco dell'evento alla Triennale di Milano, il ds dell'Inter poi ha parlato anche delle buone segnalazioni del passato su Kvaratskhelia. "Il suo nome era sulla sua scrivania? Sì, ma non solo sulla mia. Non è arrivato dal nulla o dalla Luna - ha raccontato Ausilio -. Si fecero degli appuntamenti, io stesso ho incontrato l’agente, so che anche la Juve e la Roma ci lavoravano. Però se giochi 3-5-2, come noi sia con Conte che con Inzaghi, fai più fatica". "Il Napoli è stato bravo, poi anche il sistema di gioco li ha aiutati, però era un giocatore seguito da tanti - ha aggiunto -. Era un giocatore ritenuto meritevole di un investimento, ma che da me e in generale non è stato ritenuto funzionale al sistema di gioco".

Infine una rivelazione social. "Non ho un account Instagram ufficiale, ne ho creato uno per controllare le mogli perché qualcuna mi ha creato dei problemi - ha svelato Ausilio -. Dalle mogli e dalle fidanzate si capiscono tante cose, anche della personalità del calciatore. Poi seguo anche calciatori, anche di altre squadre. Ma l'ho creato per la moglie di un calciatore che mi stava dando tantissimi problemi". 

 

 

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