I nerazzurri non hanno ancora alzato la prima offerta per il nigeriano della Dea: una posizione parte di una strategia ben chiara
Un silenzio che vale più di mille parole. L'Inter studia tempi e modi per scalare le marce nella trattativa con l'Atalanta per Ademola Lookman: quella che, al momento, sembra una fase di stallo, stallo in realtà non è. E il motivo di questa scelta è molto chiaro nella testa di Piero Ausilio e Beppe Marotta: quella tra la Dea e Lookman è una storia finita da ormai sei mesi.
Lo strappo definitivo si è consumato nel post partita di Atalanta-Bruges, quando Gasp definì Mola "il peggior rigorista che avesse mai visto", dopo che il 27enne fallì il penalty sull'1-3 per riaprire partita e discorso qualificazione. Parole che il pallone d'oro africano non aveva per nulla apprezzato: "Essere preso di mira in questo modo non solo mi ferisce, ma mi sembra anche profondamente irrispettoso", aveva scritto in un lungo messaggio sui social. Una "mancanza di rispetto" che ha segnato un punto di non ritorno nel rapporto con il mondo Atalanta dopo le forti tensioni che c'erano già state in estate in seguito alla cessione al Psg negata. In quel caso Lookman forzò la mano non presentandosi si agli allenamenti: una mossa che non pagò, visto che poi i vertici orobici, infastiditi, lo blindarono a Zingonia. Oggi, per quanto la voglia di Inter sia moltissima, Lookman non arriverà a questo tipo di muro contro muro e l'Inter non glielo chiederà anche per non rovinare l'ottimo rapporto che c'è con i nerazzurri di Bergamo. Il calciatore ribadirà la volontà di trasferirsi a Milano e lo farà facendo leva sulla promessa ottenuta dopo il Bruges, quando la prospettiva di lasciare Zingonia a fine stagione era l'unico modo per arrivare a una tregua armata per portare a termine insieme la stagione.
Per questo l'Inter in questi primi dieci giorni di trattativa non ha avuto fretta di andare incontro alla richiesta da 50 milioni dei bergamaschi. L'offerta presentata dai nerazzurri è di 40 milioni: cifra che, a sentire gli agenti del calciatore, sarebbe bastata per far cadere il muro della Dea (e forse così sarebbe stato se la proposta fosse arrivata dall'estero). Proposta rispedita al mittente ma, a differenza di quello che trapelava nei primi giorni di trattativa (ovvero che l'Inter non avrebbe migliorato la sua offerta), oggi in viale della Liberazione si valuta un rilancio. Un po' perché nei summit di mercato Cristian Chivu ha sempre messo il nigeriano in cima alla lista degli obiettivi (anche sopra al centrale difensivo), un po' perché le cessioni stanno portando nuove risorse con cui sferrare l'attacco decisivo: Stankovic al Bruges per 10 milioni, Buchanan al Villarreal per 9 e Taremi in partenza (piace in Premier ma anche al Botafogo) daranno ulteriore spazio di manovra ad Ausilio e Marotta per regalare al mondo Inter un sogno di mezza estate che risponde al nome di Ademola Lookman.