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Certificati, numeri di telefono cambiati e squalifiche: Calhanoglu, storie di addii turbolenti

Dall’addio all’Amburgo al “tradimento” milanese, fino al pressing di questi giorni per tornare nel suo Galatasaray. Gli addii nella carriera di Calhanoglu

30 Giu 2025 - 15:17

“Quanti in questi anni ci han deluso, quanti col sorriso dopo l’uso ci hanno buttato” canterebbe un cuore nerazzurro come Max Pezzali per raccontare la cronistoria dei trasferimenti in carriera di Hakan Calhanoglu. Storie d’amore chiuse in maniera burrascosa, netta e che hanno spesso lasciato il segno. Le pressioni più o meno dirette di questi giorni per un ritorno al Galatasaray sono solo l’ultimo caso nella carriera di Calha, che non è mai riuscito a separarsi serenamente fin dalla sua avventura all’Amburgo.

Dopo essersi messo in mostra in terza divisione con la maglia del Karlsruher, Hakan Calhanoglu fa il grande salto grazie all’Amburgo. Dopo una stagione da 11 gol che permette al club tedesco di salvarsi in Bundesliga, Calha è sulla bocca di tutti e nonostante il contratto quadriennale spinge per lasciare l’Amburgo. A metà giugno il club si raduna e il turco presenta un certificato medico che gli permette di non allenarsi per quattro settimane per le pressioni psicologiche ricevute sui social. Cahanoglu cambia numero di telefono e si rende di fatto irreperibile, fino al trasferimento a luglio al Bayer Leverkusen. Tre anni dopo Calha arriva al Milan reduce da una squalifica di quattro mesi inflitta dalla FIFA al calciatore turco nel febbraio del 2017. Il motivo? Quando vestiva la maglia del Karlsruher era stato a un passo dal Trabzonspor, trattativa che poi non andò in porto con Calhanoglu che rimase in Germania. All’epoca dei fatti il turco era minorenne e firmò nel 2011 un precontratto con il club di Trebisonda, che nell’aprile del 2013 presentò un reclamo alla FIFA contro Calha, reo di aver violato i termini contrattuali senza giusta causa. Nel febbraio del 2017, dopo che la FIFA si è espressa a favore del club, il Tas ha squalificato Calhanoglu per quattro mesi, infliggendogli anche una multa di 100 mila euro.

La squalifica non ha impedito a Calha di lasciare la Germania in estate e sposare il progetto Milan. “Voglio ringraziare la società per aver creduto in me e voglio dare tantissimo in cambio”. Queste le prime parole da giocatore rossonero di Hakan Calhanoglu, che però quattro anni dopo scelse di rifiutare il rinnovo del Milan firmando per l’Inter. Una scelta che fece molto scalpore in un periodo storico dove i trasferimenti tra le due sponde di Milano sono diventati ormai rari. “Trasferirsi qui dal Milan non è facile. Ma a me l’Inter era sempre piaciuta, anche in passato” ha dichiarato Calhanoglu in questa stagione, aggiungendo poi che “sicuramente resterò qui il più a lungo possibile. Mi auguro di chiudere la carriera all’Inter”. Era il dicembre del 2024, sei mesi dopo tutto è cambiato e la volontà forte è quella di andare al Galatasaray. Le parole si sprecano “spero un giorno tu venga nel nostro Galatasaray” scriveva qualche giorno fa il padre sui social, la stampa turca parla di un Calhanoglu che avrebbe addirittura chiesto all’Inter di lasciarlo tornare a casa. Calha è al passo d’addio, con la sensazione che possa trasformarsi in un altra separazione burrascosa. O più semplicemente, un’altra delusione nata dalla “dura legge del gol”.

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