Il tecnico jesino: "Preferisco un'esperienza all'estero, ma non nascondo che vorrei allenare un Bologna da scudetto"
Dopo il burrascoso addio all'Inter in agosto, Roberto Mancini scalpita per trovare una panchina per il prossimo anno. "Mi hanno chiamato dalla Cina, ma ho risposto di no - ha detto al Sunday Post - Il calcio vero è in Europa. Mi piacerebbe fare un'esperienza in Spagna o Francia". E dalla penisola iberica rimbalza la notizia che si sarebbe offerto per allenare il Barcellona. Un sogno per il futuro: "Allenare un Bologna da scudetto".
La voglia di tornare in pista è grandissima. Mancini cerca un nuovo progetto vincente, possibilmente all'estero e Spagna e Francia non sembrano due mete dette a caso. In Catalogna, infatti, sono alla ricerca dell'erede di Luis Enrique, mentre in Francia il futuro di Unai Emery a Parigi è appeso a un filo e solo la conquista della Ligue 1 potrebbe salvare l'allenatore spagnolo dall'esonero a fine stagione. Così, secondo il Mundo Deportivo, il tecnico jesino avrebbe avanzato la propria candidatura per prendere l'eredità di Luis Enrique e allo stesso tempo avrebbe fatto l'occhiolino al Psg per la prossima stagione. La concorrenza per le due panchine più ambite in Europa è tanta e il Mancio non vuole perdersi il casting.
Vuole un club di vertice Mancini e lo ha fatto intendere anche in un'intervista rilasciata al Corriere di Bologna. In futuro gli piacerebbe allenare il club che a 16 anni lo ha lanciato nel mondo del pallone, ma a una sola condizione. "Bologna ce l'ho nel cuore, non nascondo che vorrei essere io l'allenatore di una squadra che dopo tanto lotta di nuovo per vincere lo scudetto - ha dichiarato -. Dipenderà solo da Saputo: se lui vorrà, prima o poi potrà accadere. L'importante è che nessuno lo faccia disamorare. Dovrà comprare i giovani italiani più bravi come faceva Mantovani alla Sampdoria. Sarò un illuso, ma sono sicuro che rivedremo lo stadio pieno".