Bologna-Diawara, adesso è rottura

Il centrocampista non si è presentato alla partenza del ritiro, Bigon: "Non si è comportato da professionista"

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La stagione del Bologna non inizia di certo in assoluta tranquillità. Stamattina Diawara non si è presentato con il resto della squadra, nonostante fosse regolarmente inserito nella lista dei convocati, per il ritiro di Castelrotto. Il Bologna ha annunciato la possibilità di "adottare i provvedimenti che saranno ritenuti opportuni" mentre Bigon ha parlato di "comportamento poco professionale". Sul giocatore continua il pressing della Roma. 

In realtà, i segnali di rottura c'erano già stati con le dichiarazioni del suo procuratore che aveva dichiarato l'insoddisfazione del suo assistito nel dover restare a Bologna. Dichiarazioni non gradite dalla società. Così si è arrivati fino a questo punto. Su Diawara c'è la Roma, ma gli emiliani pretendono 15 milioni di euro, tanto che qualche settimana fa avevano rifiutato la proposta da 7,5 milioni (più il 20% di una possibile cessione) del Valencia.

Ecco la nota diffusa dal Bologna sul proprio sito: "Questa mattina, alla partenza della squadra per il ritiro di Castelrotto, il giocatore Amadou Diawara, pur regolarmente convocato, non si è presentato. La Società si riserva di adottare i provvedimenti che saranno ritenuti opportuni". Non è esclusa la possibilità che il calciatore, classe 1997, venga multato.

Il ds del Bologna Riccardo Bigon ha parlato al sito Zerocinquantuno.it: “Non è una situazione piacevole per nessuno – ha spiegato il direttore sportivo – ma credo che la persona che ci rimette di più in questo momento è proprio il ragazzo, perché non presentandosi al raduno non fa la figura del professionista di livello quale è. Probabilmente è in difficoltà, ma sicuramente non la sta gestendo bene". "Non voglio dipingere questa situazione in termini di guerra - ha proseguito Bigon - non è una guerra e non deve esserlo, anche se è evidente che siamo di fronte a una inadempienza contrattuale su cui prenderemo provvedimenti. Il ragazzo è in una situazione difficile, spero si ravveda e che ci spieghi le sue ragioni, noi siamo qui per ascoltarle. Questo non toglie che il club ha tesserato un calciatore professionista e come tale pretende che si comporti. Fino a ieri si stava allenando, questa mattina non ci ha comunicato nulla e staccando addirittura il telefono”

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