Il Mondiale elettrico si appresta a scendere in "pista" per la quinta volta sul tracciato cittadino monegasco.
di Stefano Gatti© Formula E
A decidere la più recente edizione dell'E-Prix di Montecarlo è stato - l'8 maggio di un anno fa - il sorpasso a ruote bloccate con il quale - alla staccata della Variante del Porto - Antonio Félix Da Costa riuscì a scavalcare Mitch Evans ed a ristabilire in extremis (era l'ultimo giro!) le gerarchie sancite solo una manciata di ore prima dalle prove ufficiali. Tanto che ai primi sei posti dell'ordine d'arrivo si classificarono i piloti che sullo schieramento occupavano le prime tre file e... nel corretto ordine della graduatoria dei tempi! Montecarlo insomma, non si smentisce mai... Che sia questo, l'anno buono per un e-prix monegasco da fuochi d'artificio?
Va bene l'atmosfera glamour, va bene il fascino di monoposto che sfrecciano tra vetrine lussuose e lambiscono il guard rail facendolo vibrare ma dal sesto round del Mondiale di Formula E tutti si aspettano lo show vero, le vibrazioni quelle genuine, i palpiti ed i sussulti ai box, in tribuna o davanti agli schermi televisivi. Lo spettacolo che solo una gara aperta e combattuta è in grado di offrire, quello che a Montecarlo è storicamente merce rara. Serve insomma smentire il precedente di dodici mesi fa quando - come detto - il "colpaccio" messo a segno da Antonio Félix Da Costa all'uscita dal tunnel (due chilometri scarsi al traguardo) aveva riaggiustato le cose, riportando il campione 2020 lì dove le qualifiche lo avevano messo: davanti a tutti.
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Da Costa primo, Robin Frijns secondo e Mitch Evans terzo a completare il podio. L'olandese di Virgin ed il neozelandese di Jaguar come il vincitore al traguardo nella stessa posizione del via. Non solo: posizioni confermate (dalla quarta alla sesta) anche per Jean-Eric Vergne, Maximilian Guenther e Oliver Rowland. Missione fallita invece per Nick Cassidy che - scattato dall'interno della quarta fila al semaforo - chiuse ottavo alle spalle di Sam Bird. In un certo senso, possiamo considerare il veterano londinese della Jaguar una specie di... vincitore morale della gara, avendo preso il via dalla sedicesima casella della griglia!
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Una bella rimonta insomma, mai iniziata invece per Stoffel Vandoorne e Nyck De Vries: al via rispettivamente dalla quindicesima e dalla ventitreesima posizione, i due piloti della Mercedes mancarono il rendez-vous con la bandiera a scacchi: per un incidente con Pascal Wehrlein il belga, per noie elettriche (!) il piccolo olandese. Gara compromessa fin dal via per Nyck, qualificatosi in coda al gruppo ed ulteriormente penalizzato (con uno stop-and-go di dieci secondi ad inizio gara) per la sostituzione di alcune parti della sua monoposto. Quel passaggio a vuoto non ebbe conseguenze deleterie sulla marcia di De Vries verso il titolo ma, quest'anno, è proprio da una delle piste (si fa per dire) a lui meno favorevoli che il pilota della Mercedes ha l'obbligo di imprimere una decisa sterzata alla propria stagione.
La concorrenza è avvertita ma... anche particolarmente agguerrita e piuttosto a proprio agio sul "red carpet" del Principato. Basta, ancora una volta, guardare le classifiche ed in particolare quella della scorsa edizione dell'e-prix di Montecarlo: Frijns, Evans e Vergne (i primi due sul podio con Da Costa, JEV quarto al traguardo) sono tra i primattori del Mondiale 2022: lanciato dalle due vittorie di Roma, Evans è quarto della generale alle spalle di Vandoorne mentre Frijns è secondo alle spalle di Vergne, salito in vetta grazie alla sua costanza di rendimento ed alla crescita messa in mostra da Diriyah a Roma, passando per Mexico City.