VERSO ISTANBUL

Verstappen snobba Hamilton: "Il 90% di noi vincerebbe con la Mercedes"

La storia del Gran Premio della Turchia riparte (una tantum) dopo nove anni di pausa: Hamilton pronto all'incoronazione, Verstappen pensa al 2021.

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Lewis Hamilton conta senza troppi patemi i giorni che lo separano dal Gran Premio della Turchia e - verosimilmente - dal settimo titolo iridato. Per tutti i suoi avversari lo sguardo è già rivolto alla prossima stagione. Anche quello di Valtteri Bottas, l'unico ancora in gradi di rimandare l'ennesimo appuntamento del Re Nero con la storia. Anche e soprattutto quello di Max Verstappen, le cui ultime chances iridate sono "esplose"  ad Imola insieme allo pneumatico posteriore destro della sua Red Bull

Il Gran Premio della Turchia torna in calendario dopo quasi un intero decennio: un tempo piuttosto lungo ma non abbastanza da impedire a tre dei suoi cinque precedenti vincitori di essere ancora in pista: Lewis Hamilton (vincitore nel 2010)  e poi l'highlander del Mondiale Kimi Raikkonen e l'ormai quasi ex-ferrarista Sebastian Vettel che all'Istanbul Park hanno rispettivamente aperto e chiuso con un successo la storia (fin qui) del GP della Turchia, nel 2005 e nel 2011. Mancheranno solo Jenson Button (primo nel 2009, l'anno del suo titolo con la Brawn GP) ed il ferrarista Felipe Massa che la coccarda con la mezzaluna rossa se l'è appuntata alla tuta del Cavallino Rampante per ben tre volte (consecutive): dal 2006 al 2008. In pratica... il "sindaco" di Istanbul, Felipe!

Questa però è la storia recente ma la storia che conta è adesso, è quella che sta per fare Lewis Hamilton, ormai pronto a far pari a quota sette titoli iridati con Michael Schumacher. Era ancora in pista , Schumi, con la Mercedes, ai tempi del'ultima apparizione della Formula Uno ad Istanbul. All'ancora per poco sei volte iridato from Stevenage basterà chiudere la quattordicesima tappa iridata in seconda posizione, alle spalle di Bottas. Al quale oltretutto corre pure l'obbligo di mettere a segno il giro più veloce della corsa, allo scopo di guadagnare otto punti sul rivale e quindi (dagli attuali 197) salire a 223 punti. Con Hamilton (+18) a quel punto a quota 300 tondi tondi (attualmente 282). Il finlandese insomma si porterebbe a -77, conservando un punticino di speranza, visto che il ritardo attuale di Bottas ammonta a 78. Certo, tutto questo nell'ipotesi "estrema" di un Hamilton poi a secco di punti negli ultimi tre appuntamenti!  

 

Non deve più fare calcoli invece Max Verstappen. Ormai fuori dalla caccia al titolo, la punta unica della Red Bull che - in una conversazione con il sito ufficiale della Formula Uno - ha già tracciato il suo bilancio 2020 (con quattro GP ancora da affrontare) e reso noti i suoi "buoni propositi" per il 2021.

"Beh, sono un po' in mezzo al nulla per quanto riguarda la classifica. Dal mio punto di vista, non mi sono mai sentito in corsa per il titolo. Chiuderò il Mondiale al terzo posto, se non continuo a ritirarmi. Questo è il nostro attuale valore. Sessanta o dieci punti di ritardo non fa differenza, siamo semplicemente dietro. Dobbiamo capire le ragioni di tutti questi ritiri e cercare di fare meglio. Ad inizio stagione la nostra macchina era imprevedibile. L'abbiamo resa più guidabile ma a volte trovo difficile accettare che terzo sia il meglio che si possa fare. Io spingo sempre, ogni volta che vedo l'opportunità di fare la differenza".

Il pilota olandese (terzo appunto nel Mondiale con 162 punti, 35 meno di Bottas) ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa:

"Non mi sento frustrato dalla superiorità di Hamilton e della Mercedes. Ho molta ammirazione per quello che hanno fatto. Soprattutto non  mi sento frustrato da Hamilton sulla Mercedes. Ad essere sincero, penso che il novanta per cento dei piloti oggi in pista sarebbe in gardo di vincere con quella macchina. Non ho niente contro Lewis, è un grande campione, ma guida una macchina superiore alle altre. Okay, magari altri piloti non sarebbero in grado di dominare quanto lui. Dobbiamo accettare la situazione e spremerne fuori il massimo. Non mi sento diminuito, ma concentrato su ciò che dobbiamo fare per provare a batterli". 

 

Focus sul 2021 quindi, ma con le idee chiare su come trarre il massimo vantaggio dagli ultimi quattro appuntamenti del Mondiale in corso, con i tre GP nell'area del Golfo a seguire quello di Turchia del weekend:

"La prossima stagione sarà una prosecuzione di questa, quindi stiamo dando il massimo per continuare a sviluppare la nostra macchina negli ultimi quattro gran premi perché il livello che raggiungeremo a fine campionato sarà al novantanove per cento quello dal quale ripartiremo nel GP d'Australia o comunque nella prima gara del 2021. Non tralasciamo nessun aspetto, spingiamo al massimo, però rimanendo realisti rispetto al margine di vantaggio che la Mercedes si porterà ancora dietro. L'anno zero sarà il 2022 (quando Red Bull e Alpha Tauri perderanno le power unit Honda, almeno in teoria, ndr) e come le squadre interpreteranno i nuovi regolamenti". 

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