FORMULA 1

Verstappen "vede" Senna, i miraggi di Russell e uno Stroll di troppo per Alonso

Il campione in carica "addormenta" il GP che segna di fatto l'epilogo del primo terzo della stagione

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Verstappen "vede" Senna, i miraggi di Russell e uno Stroll di troppo per Alonso - foto 1
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MAX VERSTAPPEN: VOTO 10 e LODE Dieci per la terza vittoria di fila, lode per il cammino imperioso lungo tutto il fine settimana catalano che gli permette di raggiungere quota quaranta vittorie totali (solo una in meno di Ayton Senna) e di farlo sulla pista che - sette anni fa - fu teatro del suo primo podio alto, al debutto con la Red Bull. Quando davanti al microfono le prime (quasi le uniche) parole che ti escono suonano all'incirca "è un piacere guidare una macchina così", beh c'è poco altro da aggiungere. È il suo momento, dura già da un po', se lo è meritato. Punto. Scalda "solo" diciassette milioni e mezzo di connazionali. Non sembra importare molto a lui, tantomeno ai suddetti... sudditi della monarchia orange, che se lo godono.

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CHARLES LECLERC: VOTO 5

Lo spaesamento nel fondo degli occhi, forse anche la rassegnazione. Un intero fine settimana speso a brancolare nel buio ma (ed è questo che ci lascia interdetti e abbassa il voto) in misura molto maggiore rispetto al compagno di squadra. Non ce lo aspettavamo. A pensarci bene, viene da dire: più alte le aspettative, più profonda la delusione. Certo che un weekend così al ribasso, senza una traccia di rimonta dal fondo... resta inspiegabile.

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LANCE STROLL: VOTO 6,5

Non ci crede nessuno che il sedile nel team di famiglia sia instabile. Lui però prova improvvisi moti d'orgoglio e sceglie proprio casa del suo compagno di squadra per dargli una lezione e batterlo per la prima volta quest'anno. Che poi l'impresa gli riesca nel primo GP 2023 che Aston Martin chiude giù dal podio è un dettaglio tutt'altro che irrilevante ma... diamo una volta tanto a Lance quello che è di Lance... "e più non dimandare", scomodando il Poeta.   

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LEWIS HAMILTON: VOTO 8

A proposito di serenità. Lewis sembra averla ritrovata: tra Montecarlo e Barcellona si è rimesso in bolla, ha rimesso al suo posto il compagno di squadra (ma non può permettersi di abbassare la guardia). Ha ufficialmente aperto la caccia ad Alonso nella classifica generale piloti e questo - c'è da scommetterci - lo "accende" più di ogni altra cosa! 

GEORGE RUSSELL: VOTO 7,5

Va per le terre alla prima staccata ma i Commissari di Gara guidati dal connazionale Derek Warwick lo graziano. Poi scambia gocce del suo stesso sudore sulla visiera per pioggia e poco ci manca che rientri ai box a montare le rain. Smarcato il momento complicato (che era iniziato in qualifica con lo svarione ai trecentocinquanta sul compagno di squadra), George si riallinea e arpiona il podio, difendendolo nel finale sulle residue velleità di SERGIO PEREZ (VOTO 6 "e più non dimandare"-due).

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CARLOS SAINZ: VOTO 6

Porta a casa una decina di punti iridati ma è pure lui vittima e nello specifico "passeggero" della crisi tecnica ferrarista che - nel deficitario stint centrale della gara - gli costa qualsiasi residua ambizione da podio davanti alla sua gente. Ha secondo noi meno da perdere rispetto a Leclerc (che si sta giocando tutto in questi giorni, se non in queste settimane) quindi una serenità maggiore che - nell'immediato - lo favorisce. Non è che ci sia però troppo da vantarsi. Servirebbe ben altra visione: da parte della Scuderia, però.

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LANDO NORRIS: VOTO 5

Sogna in grande con la seconda fila in qualifica ma la sua gara dura quattrocento metri o giù di lì: Verstappen e Sainz si ingarellano percorrendo la prima esse su traiettorie tutt'altro che ideali, Hamilton alza il piede per non impattare la Ferrari, Lando invece manca l'attimo fuggente e rovina il musetto contro la posteriore sinistra della Mercedes: game over.

FERNANDO ALONSO: VOTO 5,5

Perde come detto il derby "verde" con Stroll (nei confronti del quale peraltro non affonda i colpi nel finale), esce sconfitto anche da quello spagnolo con Sainz ma - dopo sei passaggi sul podio in altrettanti GP - un calo di tensione ci può stare e può addirittura essere funzionale ad una salutare ricarica di motivazioni in vista della fase calda del campionato. Con la Mercedes che riguadagna terreno e la Ferrari... chissà.

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LOGAN SARGEANT: VOTO 2

Due, come il numero dipinto sul musetto della sua Williams. Scatta dal fondo dello schieramento e lì chiude il GP, praticamente senza mai colpo ferire (e sorpassi tentare). Sessantasei giri-sessantasei di coerenza assoluta! Geopoliticamente parlando, il suo posto nel team fondato da sir Frank (oggi di proprietà del fondo USA Dorilton) è saldo quasi quanto quello di Lance Stroll. Con tre GP a stelle e strisce nel proprio calendario, la Formula Uno non può fare a meno di un pilota con passaporto USA al via. Noi invece sì ma non abbiamo voce in capitolo, quindi finisce qui.

 

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