Il dominatore del Gp d'Italia prepara nuove sfide
di Stefano Gatti© Getty Images
Max Verstappen non dorme mai, tantomeno smette di guidare. Riposto il trofeo di Monza in una bacheca sterminata che ne conta già altri sessantacinque, il quattro volte campione olandese ha pensato di occupare il fine settimana "libero" tra il GP d'Italia e quello dell'Azerbaijan di domenica 21 settembre prendendo parte alla settima tappa della ADAC Nuerburgring Langstrecke-Serie per vetture GT (e gara della durata di quattro ore) che - come dice la sua denominazione - si svolge per intero sullo storico circuito tedesco. Non sulla versione "addomesticata" da Gran Premio però (sulla quale Max ha chiuso secondo dietro a Lewis Hamilton il GP dell'Eifel one-off del 2020), ma su quella integrale che sfiora i ventitré chilometri.
© ADAC Nuerburgring Langstrecken-Serie
Sembra facile, ma non lo sarà del tutto. Il regolamento della serie è particolarmente restrittivo e soprattutto severo: prevede per i neofiti della serie una sorta di scuola guida accelerata (è il caso di dirlo), con tanto di lezioni di teoria e di pratica, necessaria per ottenere l'abilitazione a scendere in pista sul vecchio N'Ring. Non solo, il "corso di studi" prevede anche un ingresso soft in gara: il prossimo weekend insomma Verstappen dovrebbe accontentarsi del patentino B indispensabile per gareggiare con una Porsche Cayman GT4 CS (team Lionspeed GP) e solo in seguito fare l'upgrade con vetture più potenti.
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Tutto lascia intendere che Max possa poi tornare al Nueburgring per la successiva tappa della NLS che si svolge l'ultimo fine settimana di settembre, a metà strada tra il GP di Baku e quello di Singapore, in programma il primo weekend di ottobre. Con quale auto? Beh..., tanto per aggiungere pepe alle voci che suggeriscono un suo possibile futuro in rosso, la Ferrari 296 GT3 dell'Emil Frey Racing (dipinta nei colori Red Bull!), la stessa con la quale aveva lasciato tutti a bocca aperta la scorsa primavera con un giro record che aveva fatto scalpore (e suscitato i malumori dei "regolari" della serie), scendendo in pista con lo pseudonimo di "Franz Hermann", mentre questa volta dovrà obbligatoriamente usare la sua vera identità.
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A maggio Helmut Marko aveva storto il naso ma aveva fatto buon viso a cattivo gioco, dichiarando che - in un momento un po' complicato per la Red Bull in F.1- quella distrazione avrebbe solo potuto fare bene al suo pilota. Detto fatto, pochi giorni più tardi Max avrebbe conquistato ad Imola il suo secondo successo stagionale dopo quello nel GP del Giappone. Avranno adesso - lo stesso Marko e il Team Principal Laurent Mekies - l'autorità di impedire a Max di "distrarsi" ancora sull’insidioso Nuerburing, all'indomani della vittoria a Monza che - se non quella dell'olandese nel Mondiale Piloti - ha rilanciato la rimonta RB nei confronti di Ferrari e Mercedes per il secondo posto Costruttori? Crediamo proprio di no!
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