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Il campione olandese chiude imbattuto un fine settimana chiave nella sua rincorsa al vertice
di Stefano Gatti© Getty Images
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Terza vittoria negli ultimi quattro Gran Premi per Max Verstappen che dopo Monza e Baku (e il secondo posto di Singapore) completa il suo en plein di Austin vincendo dalla pole il Gran Premio degli Stati Uniti, poco più di ventiquattro ore dopo il successo (ugualmente dalla pole) nella Sprint del COTA texano. Sul podio con il quattro volte campione del mondo olandese salgono Lando Norris e Charles Leclerc, protagonisti di una sfida a tratti molto ravvicinata e durata buona parte dei cinquantasei giri del diciannovesimo appuntamento del Mondiale, ma abbondantemente alle spalle del solitario dominatore della gara. A spuntarla alla fine è il pilota inglese che strappa la seconda posizione al ferrarista a quattro giri dal termine, portandosi a quattordici punti dal compagno di squadra Oscar Piastri, solo quinto al traguardo.
McLaren nettamente al di sotto delle aspettative su una pista a ruote ferme perfetta per le qualità delle MCL39 di Norris e Piastri, probabilmente anche a causa del doppio ko del team diretto da Andrea Stella alla prima staccata della gara Sprint. Verstappen ne approfitta per riaprire - ora è... ufficiale - la corsa al titolo piloti grazie ad un capolavoro, realizzato alla sua maniera: da padrone assoluto della pista. Per Max sessantottesima vittoria della carriera e quinto successo stagionale. Il suo ritardo dalla vetta è adesso di quaranta punti (erano più di cento alla ripresa dopo la pausa estiva): 306 punti contro i 346 di Piastri ma Norris è lontano "solo" ventisei punti. Brivido post gara per Verstappen e la Red Bull, sotto inchiesta per un'infrazione procedurale sulla griglia.
Si ferma ai piedi del podio la prova di Lewis Hamilton con la seconda SF-25. Il sette volte campione del mondo fa lungamente da spettatore alla sfida tra Leclerc e Norris e alla fine precede lo spento Piastri, mai davvero protagonista nell'arco dell'intero fine settimana. Il leader del Mondiale precede a sua volta George Russell con la Mercedes. Compromessa dopo soli sette giri a causa di un contatto con la Williams di Carlos Sainz la gara di Andrea Kimi Antonelli. Per il pilota italiano della Mercedes alla fine un anonimo piazzamento nella tredicesima casella dell'ordine d'arrivo, abbondantemente fuori dalla zona punti. La Casa tedesca lascia gli USA con un bottino di punti inferiore a quello della Ferrari che si riavvicina alle Frecce d'Argento nella corsa al secondo posto Costruttori. Nella top ten del Gran Premio in quest'ordine dalla settima alla decima posizione Yuki Tsunoda (buono il suo weekend con la Red Bull), Nico Hulkenberg con la Sauber, Oliver Bearman (Haas) e Fernando Alonso con la Aston Martin.