Le Rosse non vincono in Brasile dal 2017 ma pesa di più l'anno intero senza vittorie nel Mondiale
di Stefano Gatti© Getty Images
Risale ormai ad otto anni fa l'ultimo "squillo" ferrarista nel Gran Premio del Brasile. La firma era quella di Sebastian Vettel. Da lì in avanti. A parte un terzo posto nella Sprint di San Paolo dell'anno scorso, Charles Leclerc non è mai salito sul podio (un quarto posto il suo miglior risultato). Ben più ricco il bottino del suo attuale compagno di squadra Lewis Hamilton che nella terra del suo idolo Ayrton Senna ha impiegato nove anni (dal suo debutto) per trovare la via che porta al gradino più alto del podio e poi vi è tornato altre in due altre occasioni. In tempi recenti l'ex ferrarista Carlos Sainz ha raggiunto il podio indossando la tuta rossa: una volta nel GP, due volte nel formato Sprint. Roba piccola, viene da dire, rispetto al bottino recente di Mercedes e Red Bull (che si sono divise equamente la vittoria nelle ultime sedi edizioni della corsa), mentre McLaren punta ad interrompere un digiuno paulista ancora più lungo e pesante (da... digerire) di quello del Cavallino Rampante, almeno nel formato tradizionale.
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Sarà l'anno buono per riportare a Maranello la coppa del vincitore, mettendo a segno la quindicesima vittoria in Brasile? Il trend recente dice che Leclerc si è progressivamente avvicinato a fare centro ma il terzo posto di Austin e il secondo di Mexico City rappresentano solo una tendenza e il formato Sprint del weekend brasiliano aggiunge un'incognita in più. Dal punto di vista mediatico la prima vittoria stagionale ha un significato molto più importante della rincorsa al... secondo posto Costruttori, che attualmente vede i "nostri" in vantaggio di un solo punto sulla Mercedes e di dieci sulla Red Bull. A livello individuale tanto Leclerc quanto Hamilton hanno ormai scarse possibilità di avanzare nella classifica generale: Charles è quinto con quarantotto punti di ritardo da Russell, Hamilton è sesto a sessantaquattro punti dallo stesso Leclerc. Tutto ruota insomma intorno al colpo singolo, a quel podio alto che per la Ferrari è ormai lontano più di un anno. San Paolo farà il miracolo?