FORMULA 1

"Russell prossimo campione del mondo britannico", Hamilton incorona il suo prossimo compagno di squadra

In un'intervista alla BBC il sette volte iridato inizia a prendere le misure che nel 2022 prenderà il posto di Bottas al suo fianco.

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"Russell mi ricorda me stesso quando mi sono trovato ad affrontare Fernando Alonso nel 2007. Naturalmente volevo batterlo già alla prima gara, quindi mi aspetto che George abbia la stessa mentalità vincente". Punta a battere Verstappen sul filo di lana nella volata finale del Mondiale in corso ma Lewis Hamilton guarda già alla prossima sfida e lo fa confrontandola a quella che gli ha permesso di farsi conoscere fin da subito, quattordici anni fa nella sua stagione del debutto. 

“George è un ragazzo dal talento enorme ma credo che sia anche molto rispettoso e questo è premessa di una relazione equilibrata, ma è chiaro che vorrà dimostrare quanto sia veloce, mettersi in mostra e vincere e tutte le cose che si fanno quando ci si vuole imporre in un nuovo ambiente lavorativo".

Sembra un ramoscello d'ulivo ma state pur certi che le parole di Hamilton nei confronti del suo prossimo compagno di squadra sono più che altro un avvertimento, un modo di prendere le misure all'attuale pilota della Williams e di... metterlo in guardia. Senza che vengano per questo meno il rispetto appunto e la stima reciproca: studiare l'avversario per poterlo battere, temerlo per poter reggere il confronto. È la storia stessa della Formula Uno, che puntualmente si ripete: storia di campioni che si annusano fin da subito e senza incertezze.

Il passaggio più interessante dell'intervista rilasciata dal Re Nero - che il primo weekend di dicembre in Arabia Saudita proverà ad azzerare il distacco da Verstappen per poi sfidarlo alla pari nello showdown di Abu Dhabi - è però sicuramente quello nel quale Hamilton - dopo aver eletto Russell a suo "delfino" lo paragona a se stesso nel dualismo di quattordici anni fa con Fernando Alonso in McLaren. Due volte campione del mondo lo spagnolo (nelle due stagioni precedenti), al debutto nel Mondiale Lewis. Sappiamo tutti com'è andata a finire. Ed è per questo che il campione di Stevenage (non senza un'implicita frecciatina allo spagnolo, appena tornato sul podio in Qatar, e proprio in compagnia di Hamilton e Verstappen), abbandona subito il "pericoloso" paragone, eleggendo George a suo erede ma - sottointeso - quando lui stesso avrà levato completato la sua straordinaria carriera: magari con l'ottavo titolo in saccoccia.  Da mettere a segno a metà dicembre a Yas Marina nella resa dei conti con Verstappen oppure nella rivincita 2022. Sempre che George non prenda troppo... in parola Lewis!

"La mia posizione è diversa (rispetto alla sfida 2007 con Alonso, ndr). Voglio davvero che George abbia successo perché prima o poi dovrò smettere ed al quel punto, beh.. lui sarà il mio compagno di squadra e credo proprio anche il prossimo pilota britannico campione del mondo (chissà cosa ne pensa Lando Norris, ndr). Fintanto che sono in attività e motivato alla sfida, spero sinceramente di poter avere un'influenza positiva sul suo metodo di lavoro dentro la squadra, sia che si tratti di dedicarsi alla messa a punto, allo studio dei dati o anche semplicemente al suo modo di guidare in pista".

 

  

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