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Norris, fin troppi patemi. Kimi, un errore per crescere. Lawson e Bortoleto: ci siamo anche noi

Le giovani leve del Mondiale protagoniste nel bene e nel male tra le montagne della Stiria

di Stefano Gatti
30 Giu 2025 - 08:22
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LANDO NORRIS: VOTO 9

Un fine settimana al limite della perfezione per Lando ma - chissà perché - il pilota inglese della McLaren non sembra mai completamente al riparo dagli imprevisti e da colpi di scena (spesso e volentieri... autoinflitti) anche quando tutto sembra volgere in suo favore. La richiesta di aiuto al suo team in occasione del forcing finale del compagno di squadra non è un bel segno. Giù la testa e spingere a fondo invece.

OSCAR PIASTRI: VOTO 7,5

L'australiano le ha provare più o meno tutte per ribaltare il pronostico, e lo ha fatto in ogni fase di gara: all'inizio, nella parte centrale e poi ancora negli ultimi dieci giri di gara. È pure riuscito a mettere il muso della sua McLaren davanti a quello della MCL39 gemella per qualche decina di metri ma non è bastato. Spielberg era riserva di caccia di Lando, il secondo posto ha permesso ad Oscar di limitare i danni.

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ANDREA KIMI ANTONELLI: VOTO 4

Un brutto errore al via con... l'aggravante di aver fatto strike ai danni del quattro volte campione del mondo Verstappen. AKA ha visto un varco inaspettato e... fuori tempo massimo alla destra di Bortoleto e Lawson e ci si è tuffato dentro, come era giusto fare in quel preciso istante. Non lo si può biasimare per questo, anche se l'esito della manovra è stato pessimo ed è stato giustamente punito. MAX VERSTAPPEN? SENZA VOTO, ovviamente. Verrebbe da definire ingiudicabile pure GEORGE RUSSELL (VOTO 6 invece) che - al capolina di un weekend nel quale si è parlato della corte Mercedes a Verstappen, mette in pista una prova da sufficienza risicata.

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CHARLES LECLERC: VOTO 6,5

Il ferrarista fa quasi tenerezza per l'ormai scarsa differenza della sua mimica facciale al microfono nell'immediato dopogara, che si tratti di un podio o di un anonimo piazzamento poco più indietro nel ranking. La prima fila in qualifica lancia le ambizioni di Charles che al via si gioca la prima e unica chance di prendere la testa del Gran Premio. Poi - con rispetto parlando, per lui e per la categoria - Leclerc deve praticamente limitarsi a fare il taxista veloce.

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LIAM LAWSON: VOTO 7

Un sesto posto che vale almeno moralmente il doppio perché il neozelandese bocciato dalla Red Bull sceglie proprio il circuito di proprietà dei Tori per essere l'unico pilota della famiglia allargata RB a raggiungere la zona punti, oltretutto sbarrando la strada (anzi la pista) al mastino Alonso. 

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GABRIEL BORTOLETO: VOTO 7,5

Che fosse il fine settimana giusto per iniziare a sgomitare nelle posizioni che contano lo si era capito già dalla prima giornata di prove e poi dalle qualifiche. In gara il paulista si è confermato, arrivando a guidare in quinta posizione e poi difendendo con i denti l'ottavo posto finale davanti al compagno di squadra NICO HULKENBERG (VOTO 8), che era scattato dall'ultima fila  e quindi merita persino qualcosa in più di Gabriel. Punti preziosissimi per la Sauber, team elvetico al quale evidentemente lo scenario alpino della Stiria ha messo le ali alle ruote.

LEWIS HAMILTON: VOTO 6

Eguaglia il suo miglior risultato stagionale (nel GP full distance) ripetendo il quarto posto di un mese e mezzo fa ad Imola. Una prova nella terra di nessuno alle spalle del suo compagno di squadra e davanti alla bagarre per l'ultimo posto disponibile della top five impedisce di spingerci oltre una generica sufficienza sulla fiducia che però (nel senso della fiducia) inizia un po' a scarseggiare.

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YUKI TSUNODA: VOTO 4

Due volte attenzionato dalla Direzione Gara, il giapponese se la cava con un "non luogo a procedere" per il confronto con Stroll ma poi incassa dieci secondi di penalità (e due punti-patente) per la "proditoria!" ruotata a Colapinto. Chiude sedicesimo e ultimo dei piloti sotto la bandiera a scacchi. Dopo il ko di Verstappen, aveva tutto il ponte di comando RB concentrato sulla tua gara ma non è servito.

FERNANDO ALONSO: VOTO 7

Le sue apparizioni in zona punti quest'anno sono rare ma se non altro coincidono con gli ultimi due GP: il trend insomma è positivo e dal nono posto di Montreal lo spagnolo è passato al settimo di Spielberg. Inconcepibile però che in prossimità della boa di metà campionato l'ex ferrarista abbia poco più della metà dei punti (otto contro quattordici) del proprio compagno di squadra.

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