FORMULA 1

Mick Schumacher pronto al debutto: "ho la sensazione di essermi preparato bene"

Aspettando di salire sulla nuova Haas F.1, Mick Schumacher allena corpo e mente in vista della stagione-chiave della sua carriera.

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Mick Schumacher conta le settimane che lo separano dal debutto in Formula Uno il prossimo 21 marzo a Melbourne e, prima ancora, all'unica sessione di test precampionato in programma alla fine di febbraio a Barcellona. Intanto, la preparazione fisica e mentale sembra essere il focus del 21enne figlio di Michael ed un tratto distintivo direttamente ereditato dal padre.

"Puntiamo ad entrare nel Q2, è il nostro traguardo ed un obiettivo difficile da centrare. Ogni volta che ci riusciremo, per noi sarà come una vittoria".

Mick Schumacher ha già le idee ben chiare (e verosimilmente proporzionate alla qualità del mezzo a disposizione) a proposito della sua stagione del debutto. In effetti la fase centrale delle qualifiche - quella che assegna le posizioni in griglia dalla sesta all'ottava fila - è spesso rimasta un miraggio per Romain Grosjean e Kevin Magnussen nel 2020. Sarà sicuramente questo il punto di partenza per Mick e per il suo compagno di squadra Nikita Mazepin: una line-up giovanissima per il team Haas, che non faciliterà di sicuro la missione e che - nel confronto diretto tra il campione della Formula 2 ed il quinto classificato della serie cadetta - presenta un potenziale fattore di "rischio" per il tedesco, nel caso il moscovita dovesse rivelarsi più rapido nella fase di apprendimento e ad inizio stagione.

In attesa di "accomodarsi" nell'abitacolo dell'arma 2021 del team americano, Mick si gode qualche giorno di vacanza ( domenica 3 gennaio tra l'altro papà Michael compie cinquantaquattro anni) ma soprattutto si prepara fisicamente e mentalmente per il debutto. Il salto dalla Formula 2 alla Formula 1 è infatti grande, da entrambi i punti di vista. Anche per questo, nel corso della stagione che sarà sicuramente decisiva per assegnargli il suo posto nella Formula uno degli anni a venire, Mick potrà avvalersi dei consigli di Jock Clear, il "driver coach" che nel 2020 ha seguito Charles Leclerc e che il Team Principal Mattia Binotto ha recentemente assegnato (nel ruolo di "chioccia, appunto)  ai piloti della Ferrari Driver Academy e quindi anche crediamo soprattutto) a Schumacher che così risponde a Motorsport Total.com:

"Ho la sensazione di essermi preparato bene.  Il collo è la sola parte del corpo che richiede realmente più attenzione rispetto all'anno scorso. Il mio traguardo è naturalmente crescere come pilota e dare sempre il meglio. Oltre a lavorare bene con la squadra, in modo da poter affermare, a fine campionato, di essere una piccola famiglia. Questo è ciò che vorrei davvero ottenere. Quando raggiungi i tuoi obiettivi, allora sei felice. Se invece resti lontano alle tue ambizioni, allora devi impegnarti di più. Quest'anno sarà tutta una questione di gestire le aspettative".

 

 

 

 

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