È del pilota britannico della Mercedes il miglior tempo al termine del secondo turno di prove libere, interrotto per due volte dalla bandiera rossa.
di Stefano Gatti© Getty Images
Il weekend del GP di Miami entra nel vivo con un secondo turno di prove libere piuttosto movimentato: secondo nelle FP1 alla spalle di Leclerc, George Russell ribalta l'ordine e stacca il ferrarista di 106 millesimi. Terzo tempo per Sergio Perez e quarto - a completare la crescita Mercedes - per Lewis Hamilton. Problemi per Max Verstappen, lungamente costretto ai box (nessun tempo per il campione in carica), e per Carlos Sainz che perde il controllo della sua Ferrari e finisce contro il muro all'ingresso della stretta esse in salita, chiudendo undicesimo.
Dopo Melbourne e Imola, anche a Miami lo spagnolo della Ferrari è subito alla prese con un weekend in netta salita: testacoda e foratura nel primo turno, contatto con le barriere nel secondo e... fine dei giochi del venerdì per Carlos: un danno non da poco, visto che a Miami si corre su una pista nuova per tutti ed era forndamentale - al via del fine settimana - girare a fondo. Ne sa qualcosa anche Verstappen. Giornata difficile per il campione in carica: terzo nelle F1, Max non completa nemmeno un giro cronometrato, al pari di Valtteri Bottas che era finito a muro nella prima sessione. Per Verstappen (sulla cui Red Bull è stato anche sostituito il cambio) problemi tecnici in entrambe le sessioni ma soprattutto noie allo sterzo che lo hanno costretto a compiere mezzo giro a velocità ridotta, faticando anche solo a non ostacolare i colleghi nel tentativo - riuscito - di riportare la sua Red Bull ai box.
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Non sarebbe però giusto attrobuire solo ai guai della metà... oscura dei box Ferrari e Red Bull la resurrezione (da confermare inqualifica ed in gara) della Mercedes. Russell chiude la sessione al comando, Hamilton è quarto, dietro a Lecler e Perez. Le novità introdotte sulle W13 a livello di aerodinamica sembrano azzecate. Fa riflettere invece il ruolo - tuttora... subordinato - del Re Nero rispetto al suo ambizioso compagno di squadra. Conviene appunto attendere le qualifiche e la gara ma la tendenza... al momento è confermata. Alle spalle di Lewis, fanno un bel salto avanti da una sessione all'altra sia Fernando Alonso (da dodicesimo a quinto), sia Lando Norris (da undicesimo a sesto). Completano la top ten Pierre Gasly, Guanyu Zhou, Esteban Ocon e Kevin Magnussen.