Il monegasco pronto a massimizzare la sua pole, lo spagnolo recrimina per due circostanze sfortunate.
di Stefano Gatti© Getty Images
"Sono molto contento della mia performance. A differenza del Q1 e del Q2, nel Q3 non ho tenuto niente da parte, ho dato il duecento per cento! Non è stato facile perché abbiamo avuto un po' di saltellamento, un problema che dobbiamo provare a risolvere in chiave gara ma più di tanto non credo si possa fare". Charles Leclerc spiega così la sua seconda pole stagionale al termine di una qualifiche che lo ha visto infliggere quasi tre decimi a Max Verstappen e ad una Red Bull destinata a farsi molto minacciosa al via del GP d'Australia.
"Quest'anno mi trovo più a mio agio che in passato quando sono in lotta per le posizioni di testa ma in realtà è non è cambiato poi tanto. Solo che negli ultimi anni i miei errori risaltavano molto di più rispetto ai miei exploits. Peccato che la pole non assegni punti iridati. Mi dispiace per Sainz, perché è tutto il weekend che ha un gran passo. Certo, sarebbe stato meglio poter essere in due davanti per lottare contro le Red Bull. Io però mi concentro su me stesso. Proverò ad andare subito all’attacco per creare un gap e poi vediamo".
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Alla soddisfazione di Leclerc fa da contraltare - nel box rosso - la delusione di Sainz. Doppiamente sfortunato, lo spagnolo: prima per la bandiera rossa causata dall'incidente del connazionale Alonso, poi per un problema nell'accensione della sua F1-75 prima del rush finale delle qualifiche.
"Ero in corsa per la pole, come d'altra parte nei primi due GP di quest'anno ma sono stato sfortunato quando è uscita la bandiera rossa. Poi abbiamo avuto un problema con l'avviatore. La macchina non si metteva in moto ed ho perso tempo prezioso. Due-tre minuti di ritardo che mi sono costati cari perché non ho potuto fare il mio secondo giro di preparazione e - con i problemi che abbiamo a scaldare gli pneumatici - il time attack è poi stato un disastro. Insomma, tutto quello che poteva andare storto è andato storto".