FORMULA 1

"I critici 'da divano' non fanno altro che motivarmi": Bottas incassa e reagisce

Ancora Lewis Hamilton oppure... George Russell? La pista è sempre in salita per Valtteri Bottas, ancora alla caccia della sua grande occasione.

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Quattro anni in  squadra insieme a Lewis Hamilton e non sentirli: o meglio, non arrendersi. Scelto dalla Mercedes per sostituire il connazionale naturalizzato tedesco Nico Rosberg,  si appresta ad iniziare la sua quinta stagione con la Casa di Stoccarda. Ancora non sa se al suoi fianco ci sarà il Re Nero. Di sicuro la "B" del piano di riserva del team campione del mondo Costruttori non è la sua...

Non erano andate benissimo, per Valtteri, le prove generali della Mercedes senza Hamilton al volante. Perchè nel weekend del Gp di Sakhir di un mese e mezzo fa la tempesta "George" (Russell. chiamato a sostituire Lewus, positivo al Covd), aveva letteralmente spazzato via il finlandese, scattato sì dalla pole position ma oscurato per dalla giovane promessa britannica (scattata al suo fianco in prima fila) per buona parte del penultimo atto del Mondiale, fino al pasticcio del cambio gomme che ha consegnato quella che sarebbe stata una prima vittoria-shock per Russell ad un'altra "prima" assoluta : quella di Sergio Perez. La critica non è mai stata tenera con Bottas negli ultimi quattro anni e,. pur ammettendo... l'impossibilità di competere a pari livello con Hamilton, Valtteri rivendica il diritto di continuare ed il privilegio di poter continuare a provarci (ad armi pari) come fattori determinanti della propria carriera e - nell'intervista a Motorsport.com - si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

"Le critiche che ricevo non fanno altro che motivarmi. Ho imparato a non lasciarmene influenzare e cerco di evitare qualsiasi negatività. Purtroppo, non importa quello che fai, la negatività è sempre lì: a volte un po' di meno, a volte un po' di più. Ma è una spinta per provare alla gente che sbaglia. Non mi spiego il perchè di tutte queste critiche. Ci sarà una ragione ma non la conosco. Non so cosa passa nella testa dei miei critici. Di sicuro ci sono in giro molti critici ' da divano', che non tengono conto di un sacco di cose".

"Da parte mia, posso dire che il mio non è un compito facile. Se guardate le statistiche, Lewis è il pilota più grande di sempre ed io devo cercare di essere weekend dopo weekend alla sua altezza in termini di performance pura e di costanza di rendimento. Beh, direi che la mia non è una posizione molto comoda. Però è motivante, cercare di batterlo è la mia missione. Ed è ciò che mi spinge continuamente verso il livello superiore. A volte in questi anni ho faticato a capire come fosse possibile, come Lewis a riuscisse a fare quella curva o quel tratto di gara su quel circuito e con quel tipo di pneumatici. La cosa peggiore è quando non capisci. Cerco di scavare a fondo la questione con gli ingegneri della squadra. Tocca a loro darmene spiegazione e dirmi come posso fare per riuscirci anch'io o magari fare meglio". 

    

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