F1, Ricciardo vola anche in FP2

L'australiano col miglior tempo davanti alla Ferrari di Vettel, più indietro Hamilton

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Daniel Ricciardo manda un altro segnale a Ferrari e Mercedes e stampa il miglior crono anche nelle seconde libere del GP d'Ungheria. L'australiano della Red Bull regola Sebastian Vettel (+ 0''183), in risalita dopo i problemi della FP1, e si mette alle spalle anche Bottas (+ 0''201) e l'altra Rossa di Raikkonen (+ 0''300). Quinto tempo per Hamilton (+ 0''324), che dopo aver centrato il giro buono con gomma gialla decide di concentrarsi solo sul passo gara.

Questa Red Bull, ora, fa davvero paura. Dopo la sorprendente prestazione della mattinata, Daniel Ricciardo ribadisce le sue intenzioni bellicose e regola tutti i big del mondiale con uno straordinario 1'18''455. L'obiettivo dell'australiano è chiaro: mettere i bastoni tra le ruote ai due team che duellano per la classifica iridata e magari provare a centrare una pole position che manca ormai da Monaco 2016. Il nuovo telaio portato in Ungheria dalla scuderia austriaca sembra assicurare grande stabilità e nell'ultimo settore la RB13, almeno quella di Daniel, vola.

Tutti i top driver, in ogni caso, sono lì: sei piloti in meno di mezzo secondo. Vettel si mette alle spalle le difficoltà della FP1 e chiude col secondo miglior tempo, facendo registrare segnali molto positivi anche in fase di simulazione passo gara. Dietro la Ferrari del leader mondiale si piazzano i due finlandesi Bottas e Raikkonen, mentre indicazioni discordanti hanno caratterizzato il pomeriggio di Lewis Hamilton. Il britannico centra un gran tempo a inizio turno con le gomme soft, ma poi riscontra qualche difficoltà con le supersoft e sceglie di concentrarsi solo sullo studio degli assetti da gara. Sesta, a + 0''496 da Ricciardo, c'è l'altra Red Bull di Max Verstappen, apparso meno a suo agio rispetto al compagno di team.

Nella top 10 si confermano le due McLaren di Alonso e Vandoorne (rispettivamente 8° e 10°) e la Renault di Hulkenberg (7°), con la Toro Rosso di Sainz che risale fino alla nona casella. Decisamente più in crisi invece le Force India e le Williams.

Da segnalare un brutto incidente per la Sauber di Pascal Wehrlein, che finisce a muro più o meno nella stessa zona in cui in mattinata si era schiantata la Haas di Giovinazzi. Bandiere rosse e sessione interrotta per parecchi minuti, ma nessuna conseguenza per il pilota. Un altro botto, questa volta per la Renault di Palmer, costringe la direzione gara a sospendere di nuovo il turno a pochi minuti della fine, restringendo ulteriormente il tempo per provare gli assetti di gara.

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