F1, bufera in casa McLaren

Il manager britannico vuole difendersi dalla decisione della scuderia di non rinnovargli il contratto

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La situazione in casa McLaren si fa ancora più complicata per vicende extra-pista. Non solo la monoposto stenta a raggiungere quei risultati prospettati a inizio anno, ma ora è anche guerra aperta tra l'ad Ron Dennis e il consiglio d'amministrazione. La McLaren ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza a gennaio del manager britannico, che però non ha alcuna intenzione di abbandonare la scuderia e ha deciso di fare ricorso all'Alta Corte di Londra.

Ron Dennis è stato numero uno della McLaren dal 1980 al 2009 e da team principal ha fatto la storia con sette titoli costruttori e dieci titoli piloti. Il britannico, che detiene anche il 25% delle quote della scuderia, paga probabilmente gli scarsi risultati della monoposto a fronte dei grandi investimenti fatti in questi due anni. Ron Dennis però non è di certo un tipo arrendevole e, secondo Sky News, avrebbe già trovato un consorzio di investitori cinesi pronto a sborsare 1,9 miliardi per rilevare la McLaren e far restare l'amministratore delegato al suo posto. La scuderia inglese, sempre secondo quanto riportato da Sky News, è pronta a rispondere con la sospensione immediata di Ron Dennis dal suo ruolo.

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