F1, Schumi jr vola nei test

Dopo l'anomala pioggia nel deserto, il figlio del Kaiser chiude alle spalle di Verstappen dopo una battaglia sul filo dei centesimi

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Mick Schumacher fa sognare la Ferrari, i tifosi del Cavallino e tutti gli appassionati della Formula 1 e dello sport in generale. Il figlio del leggendario Kaiser chiude infatti la prima giornata di test in Bahrain in seconda posizione, con un eccezionale 1:29.976. A batterlo con una zampata finale solo Max Verstappen su Red Bull, grazie al tempo di 1:29.379. Nelle prove, condizionate da un'anomala pioggia, Lewis Hamilton è solo 6°.

Uno Schumacher torna a guidare una Ferrari in Formula 1, e piove nel deserto. Anche il cielo del Bahrain sembra essersi commosso per un momento storico e atteso per dodici anni e mezzo, da quando il Kaiser Michael diede l'addio alla Rossa. Si correva a Interlagos, ultimo Gran Premio del 2006: un mondiale perso, riacciuffato con le unghie e poi riconsegnato a Fernando Alonso dopo una gara iellata e una rimonta epica, insufficiente però per concludere la straordinaria epopea di Schumi a Maranello con un altro titolo, il sesto sotto le insegne del Cavallino. E anche Alonso sulla pista di Sakhir c'è, con il risultato che il meteo impazzisce e stravolge i programmi dei team, con il diluvio che si abbatte sul deserto arabo e quattro ore di lavoro che vengono vanificate. Tutti fermi da mezzogiorno alle 16, quando Schumacher jr si scatena e va tre volte ad abbassare il miglior tempo di giornata, rimasto per ore appannaggio di Romain Grosjean e la sua Haas. Impressionante la progressione, un déjà vu per chi ha seguito e palpitato per le imprese del padrea cavallo tra gli anni '90 e i 2000: 1:30.238, poi 1:30.222, quindi 1:29.976, primo ad abbattere il muro del minuto e 29. Il tutto in una sola ora in pista nell'arco del pomeriggio, un'ora conclusa con la zampata di Max Verstappen: alla fine il più veloce in pista è lui, ma lo zenit delle emozioni era andato tutto nel box del Cavallino.

Chissà quante volte avrà sognato questo giorno, Mick Schumacher. Il figlio del leggendario Kaiser, che per ora ha fatto il salto in Formula 2, ma non vede l'ora di salire al piano di sopra. Quello dei grandi. Un assaggio di paradiso che Schumi jr ha provato sul circuito di Sakhir, sotto gli occhi di mamma Corinna. Mick proverà nella giornata di mercoledì anche l'Alfa Romeo, raccogliendo il testimone di Antonio Giovinazzi, che chiude decimo a quasi tre secondi da Verstappen, precedendo il redivivo Fernando Alonso, appena undicesimo. Chi si nasconde è anche Lewis Hamilton, solo sesto a 1.777 dal leader e a un secondo e due decimi dalla Rossa di Schumacher. E forse è proprio quest'ultimo dato quello che scatena maggiormente la fantasia dei fan del Cavallino. Importante, però, che ora al ragazzo sia concesso il tempo necessario per crescere con calma. I geni sono quelli giusti.

I TEMPI DELLA PRIMA GIORNATA 1. Max Verstappen (Red Bull), 1:29.379 - 62 giri
2. Mick Schumacher (Ferrari), 1:29.976 - 66
3. Lando Norris (McLaren), 1:30.800 - 22
4. Romain Grosjean (Haas), 1:30.982 - 42
5. Alexander Albon (Toro Rosso), 1:31.089 - 71
6. Lewis Hamilton (Mercedes), 1:31.156 - 77
7. Daniel Ricciardo (Renault), 1:31.584 - 45
8. Lance Stroll (Racing Point), 1:31.964 - 32
9. Carlos Sainz jr (McLaren), 1:32.059 - 32
10. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 1:32.067 - 53
11. Fernando Alonso (McLaren), 1:32.207 - 64
12. Pietro Fittipaldi (Haas), 1:32.708 - 20
13. Robert Kubica (Williams), 1:33.290 - 19
14. Daniil Kvyat (Toro Rosso), 1:33.653 - 45
15. George Russell (Williams), 1:33.682 - 27

SCHUMI JR: "MI SONO SENTITO COME A CASA. SF90 INCREDIBILE" "Mi sono divertito un mondo oggi! In garage mi sono sentito come a casa fin dal primo momento visto che ero circondato da molte persone che mi conoscono fin da quando ero molto giovane". E' entusiasta Mick Schumacher subito dopo aver realizzato il sogno di correre con gli stessi colori di papà Michael. "La SF90 è incredibile per quanto è potente - le parole di Mick riportate dal sito della scuderia di Maranello - ma è anche abbastanza semplice da guidare: per questo mi sono divertito così tanto. L'aspetto che mi ha impressionato maggiormente sono i freni, potentissimi. Mi pareva di poter frenare via via più tardi, tanto avevo la certezza che la vettura avrebbe comunque fatto la curva. Ringrazio Ferrari per la straordinaria opportunità che mi ha dato e non vedo l'ora di salire sull'Alfa Romeo domani".

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