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F1 Singapore, le pagelle: Sainz si prende tutto, Leclerc sacrificato, Hamilton non molla mai

Promossi, bocciati e... rimandati del quindicesimo appuntamento del Mondiale soto i riflettori di Marina Bay

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F1 Singapore, le pagelle: Sainz si prende tutto, Leclerc sacrificato, Hamilton non molla mai - foto 1
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CARLOS SAINZ: VOTO 10 E LODE Classe e sangue freddo per lo spagnolo che - insieme alla cabina di regia ferrarista - mette in pista l'unica strategia che poteva sfociare nella vittoria. Il voto in doppia cifra infiocchettato dalla lode si estende all'intero fine settimana. Ad eccezione del primo turno di prove del venerdì (battuto solo dal compagno di squadra), Carlos non ha mai ceduto ad altri la prima casella della classifica. Poco altro da aggiungere, se non che il bello (ma anche il difficile) viene probabilmente adesso. Resterà un episodio, come l'anno scorso a Silverstone, o sarà svolta vera per lo spagnolo. Intanto, Monza e Singapore: due indizi possono bastare a fare una prova? Agatha Christie non sarebbe d’accordo... e nemmeno Charles Leclerc!

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GEORGE RUSSELL: VOTO 7

Si è trattenuto dall'attaccare a muso duro Sainz quando lo aveva a tiro, ha rimontato come una furia nel finale (con gomme super prestazionali, certo) ma il DRS non è un'opinione. L'errore all'ultimo giro gli è costato carissimo: terzo gradino del podio ereditato dal compagno di squadra Hamilton e un duro colpo da assorbire. Era quello messo meglio del trio "british" a caccia della Ferrari ed è rimasto con un pugni di mosche in mano. Mezzo punto in meno (stiamo parlando delle nostre pagelle) per l'avvio tutt'altro che irresistibile al semaforo: dietro ad entrambe le Rosse già alla prima staccata.

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LANDO NORRIS: VOTO 8

Tre volte sul secondo gradino del podio negli ultimi due mesi (e negli ultimi sei Gran Premi). Lando non aveva nella sua McLaren birra in quantità sufficiente per puntare alla vittoria: quindi il secondo posto è il miglior risultato possibile, molto semplicemente. È anche stato fortunato a ricevere dal suo ex compagno di squadra Sainz lo spunto necessario per tenersi dietro le Mercedes, in buona sostanza costringendo Russell all'errore del sessantaduesimo e ultimo giro.  

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LEWIS HAMILTON: VOTO 8

Si è fatto prendere la mano al via, abbandonando le vie "legali" del tracciato di Marina Bay pochi secondi dopo lo stacco al semaforo. Poi si è ricomposto, si è ricordato del suo blasone e ha reimpostato una gara al tempo stesso volitiva e giudiziosa, premiata da un podio finale che è tutto un inno alla sua classe immensa e ad un'esperienza... anche! Senza dimenticare il punto-bonus del giro più veloce del Gran Premio.

FERNANDO ALONSO: VOTO 5

Le sue apparizioni sul podio si sono parecchio diradate a partire dall'estate e Marina Bay rappresentava una buona occasione di provare a rialzare la cresta. Invece no: parte bene ma poi "cicca" clamorosamente l'ingresso ai box per il pit stop. Il duello all'arma bianca (perso) con Ocon lo manda in cortocircuito e "lungo" nella via di fuga. Tutto questo, aggiunto ai cinque secondi di penalità, lo confina all'ultima casella della classifica.

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CHARLES LECLERC: VOTO 7

La Ferrari lo sacrifica "necessariamente" fin dal via ma... ci sta: le gerarchie interne di Marina Bay (come già quelle monzesi di due settimane fa) erano state decise sul campo e in pista dal superiore stato di forma del compagno di squadra. Il quarto posto finale (grazie Russell!) è figlio di questa premessa e di qualche difficoltà con le temperature di esercizio piuttosto alte, provocate dal dover affrontare buona parte del GP in bagarre. Certo, bisogna anche mettere nel conto la "rogna" del doppio pit stop ferrarista: Charles perde un paio di secondi mentre il team "opera" su Sainz e per diretta conseguenza si trova nel traffico della Mercedes alla ripartenza.  

MAX VERSTAPPEN: VOTO 6,5

Il campione in carica e la Red Bull tentano la carta-mescola hard per provare a salvare il salvabile dentro il peggior weekend dell'anno: prima o poi doveva capitare. Max chiude quinto, per nulla soddisfatto e già con tuta addosso e casco in testa per la prima sessione di prove del GP del Giappone del prossimo weekend. Occorre cancellare al più presto l'onta. VOTO 5 a SERGIO PEREZ che (non) festeggia il suo duecentocinquantesimo Gran Premio. Poteva però pure andare peggio: chiude ottavo davanti al poco più che debuttante Lawson con la "sorella minore (nonostante la penalità per l'incidente con Albon) salvando in extremis la faccia...

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LIAM LAWSON: VOTO 7

Al terzo Gran Premio iridato fa il suo ingresso nella classifica generale con i due punti del nono posto di Singapore. Fa tutto senza sbavature e si permette anche di resistere due o tre curve più del previsto a Max Verstappen. SENZA VOTO invece il suo più "esperto" compagno di squadra YUKI TSUNODA: ko nel giro di formazione a Monza, fuori al primo giro a Marina Bay. Di questo passo il piccolo giapponese tornerà a vedere la bandiera a scacchi ad Abu Dhabi... Battite a parte, peccato, perché nei GP estivi Yuki aveva mostrato un trend di crescita tutt'altro che disprezzabile. 

 PIERRE GASLY: VOTO 6

I punti iridati Alpine ancora una volta li porta Pierre, sesto al traguardo. Non bisogna però dimenticare la gara tutta d'attacco di ESTEBAN OCON (VOTO 7), aggressivo come sempre ma efficace come solo qualche altra volta. Però sfortunato, la sua monoposto lo ha tradito sul più bello.

 

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