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F1 ad Abu Dhabi, Norris: "Non chiederò ordini di scuderia". Verstappen: "Divertiamoci"

Nelle ore che precedono il via del weekend negli Emirati Arabi, i tre contendenti per il titolo si confrontano con la stampa. Le parole di Lando, Piastri e Verstappen

di Redazione
04 Dic 2025 - 13:07
 © Getty Images

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Non è un giovedì come tutti gli altri, quello che precede il weekend negli Emirati Arabi e l'ultima gara della F1. Lando Norris, Max Verstappen e Oscar Piastri si giocano infatti il titolo e sono presenti contemporaneamente in conferenza. Il britannico esclude gli ordini di scuderia, mentre Piastri è criptico: "Non commento, non so cosa mi verrà chiesto in questo weekend". Più sereno Verstappen: "Dopo Zandvoort, non mi aspettavo di giocarmi il titolo".

Non sarà un weekend come tutti gli altri, quello del Gp degli Emirati Arabi. A Yas Marina infatti si giocano il titolo in tre, con una classifica cortissima: Norris guida con 408 punti, +12 su Verstappen e +16 su Piastri. Tutti e tre sono presenti nella conferenza stampa, che viene inaugurata proprio dal leader del Mondiale: "Mi sono preparato come per ogni weekend, non cambierà nulla rispetto al Qatar a livello di preparazione. Rivediamo quello che è successo, lo riesaminiamo, analizziamo gli errori commessi e dove possiamo migliorare. Questo è normale, al di là di questo non cambia nulla. Si fa lo stesso lavoro, ci sono semplicemente emozioni diverse in gioco. Alla fine della stagione, ogni anno invito tutti i miei amici perché mi supportano ogni weekend e mi appoggio sempre a loro per dei consigli e degli aiuti nei momenti difficili. Credo sia bello poterli ritrovare, ma lo faccio ogni anno, mentre i miei genitori vengono in tante gare. Volevo che fossero qui per condividere questo momento, nel bene o nel male avrò bisogno di loro".

Si passa poi a commentare la stagione e riassumerla, con Lando Norris che si prende delle responsabilità per qualche punto perso: "Ci sono sempre degli episodi che capitano nel corso del cammino. Ci sono stati un paio di errori palesi, il Canada ad esempio è stato quello più grave e più serio, devo fare mea culpa perché ho commesso un pasticcio. Poi le qualifiche in Cina, la doppia squalifica di Las Vegas e altre cosette da sistemare lungo il cammino. Credo che sia lo stesso per tutti, a volte siamo stati sfortunati come nel ritiro a Zandvoort. Non c'è nulla di palese, ci sono stati degli errori da parte mia e un altro paio di circostanze dove potevamo fare meglio come team, come nello scorso weekend".

La chiusura, per il britannico, è sugli eventuali ordini di scuderia di McLaren, che vengono subito smentiti: "Non ne abbiamo discusso e onestamente, non penso che li chiederei perché non mi sembrerebbe corretto farlo. Starebbe tutto a Oscar e lo stesso accadrebbe a parti invertite. Sarei disposto ad aiutarlo, se servisse, perché sono fatto così. Se dipendesse da me, non lo chiederei e non voglio chiederlo. Al tempo stesso, se non mi facesse passare e dovesse vincere Max, l'avrebbe meritato e complimenti a lui. Noi ci riproveremmo l'anno prossimo. Cosa apprezzo di Oscar? Il suo atteggiamento, è molto rilassato in ogni situazione e lo ammiro. Mi piacerebbe assomigliargli in questo, ogni pilota ha delle caratteristiche che ammiro. La cosa più importante è andare d'accordo a livello personale, basta poco per rovinare i rapporti, ma io sono sempre andato d'accordo coi miei compagni di squadra. Avere due piloti in lotta per il titolo ha complicato le cose per il team, ma sono felice di come lavoriamo insieme e ci trattiamo sia in pista che fuori".

Risponde subito Oscar Piastri, che glissa sia sugli ordini di scuderia che sugli errori di McLaren: "Non so come mi approccerò a eventuali ordini di scuderia e non voglio esprimermi, perché prima vorrei capire cosa mi verrà chiesto in questo weekend. Di Lando apprezzo la sua collezione di macchine (ride, ndr), per il resto posso dire delle cose molto simili a lui: è bello che siamo in grado di lasciare ciò che accade in pista sui tracciati ed essere amici al di fuori della F1. Credo che per questo ci voglia una cooperazione da entrambe le parti, questo è ciò che che ammiro di Norris. Gli errori nel 2025? Nessuna stagione potrà mai essere perfetta, trovo inutile indicare dei punti particolari dicendo "ho perso punti qui o ne ho persi là". Sicuramente vorrei rivivere delle gare, ma penso che lo stesso possa valere per tutti e tre e per il team. Non penso che ci sia un momento che mi abbia fatto più o meno male degli altri".

Infine ecco Max Verstappen, il terzo incomodo che ha rimontato dal -102 di Zandvoort e metterà pressione alle McLaren, ma anche e soprattutto il pilota apparso più rilassato e sicuro di sé nell'intera conferenza. L'olandese sa di aver già compiuto un'impresa e non lo nasconde: "I miei genitori non ci saranno qui ad Abu Dhabi, mio padre è a fare un rally in Africa e mia madre la vivrà a casa coi suoi cani, credo sia più felice così (ride, ndr). Non pianificavo affatto di essere in lotta per il titolo dopo Zandvoort, quindi abbiamo cancellato tutti i piani per un loro eventuale viaggio qui. Sanno che quando vado in macchina, riesco a dare tutto quello che ho: non ho bisogno di essere motivato, non funziona così tra di noi. Hanno fiducia nel loro figlio, è così che va". 

Anche Max traccia un bilancio della sua stagione e svela di essersi avvicinato in totale serenità al weekend che deciderà chi vincerà il Mondiale piloti in F1: "Ho passato un po' di tempo con mia figlia, ho cercato di organizzare delle cose per il mio team di sim racing e per le gare in GT3 dell'anno prossimo. Ora eccoci qui, a giocarci un Mondiale. Il bilancio dell'anno? In 24 gare ce ne sono state alcune migliori di altre, ma in parecchie prove non avevamo un passo sufficiente per lottare per la vittoria. Siamo comunque qui, sono fiero della stagione che abbiamo fatto e di come siamo riusciti a reagire nella seconda parte dell'anno. Cerchiamo di divertirci ora e di dare tutto".