FORMULA 1

Da Sakhir a Jeddah: Ferrari a caccia del bis tra le insidie della Corniche

Sul circuito cittadino "anomalo" di Jeddah la Scuderia punta ad allungare ancora il passo nei confronti della concorernza diretta.

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La curiosità è tanta, l'urgenza... anche di più: quella della Ferrari in in particolare. Ad una sola settimana di distanza dalla doppietta del Bahrein, le Rosse hanno davanti un'occasione apparentemente favorevole (quantomeno ghiotta) di approfittare dello "stordimento" di Red Bull e Mercedes per il doppio colpo messo a segno da Leclerc e Sainz a Sakhir. Massimizzare insomma la tempesta perfetta scatenata nell'esordio stagionale perché - ecco la curiosità - non è ipotizzabile una permanenza troppo lunga della concorrenza così al di sotto della linea di galleggiamento. Anzi, dell'eccellenza.

La Red Bull non è certamente quella vista a Sakhir, tantomeno (in prospettiva), la Mercedes. E la Ferrari? Sarà anche a Jeddah quella stratosferica di Sakhir, elevata alla massima potenza dalla serata di grazia di Lelcerc e dal contributo "sostanziale" di un Sainz per sua stessa ammissione non al top del rendimento? Il dubbio non è certo legato alla qualità della F1-75, quanto alle caratteristiche del tracciato di Jeddah, una lunga e velocissima sequenza di insidie e trappole circondate da muretti. Si volta subito pagina, la Rossa riuscirà a scriverne subito un'altra vincente? È indispensabile, per assegnare rapidamente un peso specifico alle ambizioni ferrariste di potersi inserire continuativamente nella corsa al titolo. Approfittare insomma del doppio passo falso delle Red Bull nell'esordio stagionale e della partenza imperfetta (e però fortunosa e fortunata) delle Frecce d'Argento.

Tutti gli altri motivi d'interesse del secondo episodio del Mondiale (la crisi profonda di McLaren ed Aston Martin, la replicabilità degli exploits di Alfa Romeo ed Haas) non vengono certo meno, ma sono al momento in secondo piano. Relegati nell'ombra dallo shock di uno scatto al semaforo 2022 largamente sorprendente: non solo per la doppietta rossa, quanto per il disastroso via dei Tori e per i "dolori del giovane Max", scottato dalla debacle di Sakhir, giustamente furioso con il team al quale - solo poche settimane fa - ha deciso di legare una bella fetta della propria carriera: quella passata, quella presente e futura.

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Lo scotto pagato all'abbandono della scena iridata da parte della Honda ed alla gestione in proprio della power unit giapponese potrebbe non risolversi per la Red Bull nel breve giro (gli ultimi due... in realtà!) di una sola serata storta. Ferrari quindi chiamata ad allungare il passo perché anche una Mercedes terza e quarta al termine di una prestazione non proprio brillante è materia di riflessione nella cabina di regia di Maranello.

Intanto, Jeddah, quinto GP consecutivo di una Formula Uno che - nel 2021 - si è chiuso con il trittico Qatar-Jeddah-Abu Dhabi. Si torna quindi a correre sulla Corniche saudita a meno di quattro mesi dal primo GP iridato in Arabia, con l'esigenza però di tornare a sfide dentro teatri più diversificati e interessanti: Melbourne e Imola ci attendono ad aprile. Attendono al varco Ferrari, Red Bull e Mercedes, per assegnare ruoli più precisi e indirizzare la sfida alla sua fase più calda. 

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