FORMULA 1

Da Sakhir a Imola: Ferrari a caccia di conferme sulla pista di casa, aspettando... Sainz

Entrambe le monoposto in zona punti, podio fuori dalla portata: per la Ferrari avvio di stagione incoraggiante ma la strada resta in salita.

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Fare confronti diretti con il 2020 ha poco senso ed è pure limitante, vista l'eccezionalità - in negativo - della scorsa stagione ferrarista: per il GP del Bahrain come per i prossimi appuntamenti. La gara di Sakhir ha comunque rappresentato un bel passo in avanti. In linea con le aspettative della linea di comando di Maranello. Persa la sfida con i diretti rivali della McLaren (il passo avanti è proprio questo!) il focus si sposta ora sull'appuntamento di Imola. 

"In gara abbiamo faticato di più rispetto alla qualifica, abbiamo però raccolto buone indicazioni e l’analisi ci permetterà di capire le aree di miglioramento. C’è tanta strada da fare. Ora cominceremo a pensare al prossimo appuntamento, quello di Imola, che ha un sapore particolare per noi visto che è, insieme a Monza, la nostra gara di casa."

La base di partenza è buona, il margine di miglioramento molto ampio. A tracciare la rotta è il Team Principal Mattia Binotto. Il Gran Premio del Bahrain va in archivio con un bilancio più luci che ombre ma l'imperativo di farne semplicemente un trampolino di lancio. Sulla distanza, la SF21 ha mostrato qualche limite in più rispetto alla performance delle qualifiche, soprattutto nello sfruttamento degli pneumatici. Mercedes e Red Bull restano su un altro pianeta. Più ancora che gli uomini del podio (Hamilton, Verstappen e Bottas), la riprova giunge da Sergio Perez che - scattando in coda a tutti dalla corsia box - ha chiuso quinto, alle spalle di Norris ed davanti a Leclerc. I due piloti della Rossa hanno però lottato per tutta la gara con quelli della McLaren che - lo ricordiamo - da quest'anno monta la power unit Mercedes. Alla quale Charles&Carlos possono opporre i cavalli (ritrovati) della PU italiana: non resta che trovare il modo di scaricarli tutti a terra senza compromettere anzitempo la durata degli pneumatici. Intanto, appunto, Ferrari inizia il Mondiale con la prospettiva di lottare per il ruolo di terza forza, complice anche l'avvio sottotono (a parte i buoni segnali giunti da Alonso e da Stroll) delle due squadre che nel corso dell'inverno hanno cambiato ragione sociale: Aston Martin ed Alpine, quarta e quinta (davanti alla Ferrari stessa) nel Mondiale Costruttori 2020, quando si chiamavano rispettivamente Racing Point e Renault. Imola servirà anche ad iniziare a capire le chances di entrambe di tornare subito nella mischia.

La seconda tappa del Mondiale, ad Imola appunto, tra tre domeniche, avrà anche il cmpito di delineare un quadro più preciso della forza della formazione ferrarista. E dei relativi rapporti di forze. Apparso molto a suo agio nei test, nel weekend del GP Sainz è rimasto un gradino sotto al più esperto (di cose ferrariste) Leclerc: sia in prova che in gara. Certo, il madrileno affrontava un passaggio chiave della sua carriera ed ha per sua stessa ammissione "sentito" l'importanza del momento. Peccato che - ad Imola - "Junior" non possa contare sulla straordinaria cornice della marea rossa sulle tribune e nei prati dell'Autodromo intitolato ad Enzo e Dino Ferrari. Avrebbe fatto la differenza e lo avrebbe aiutato a "mettersi in pari" con Leclerc in un momento nel quale è già fondamentale farlo. 

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