Il governo australiano e i vertici del Gran Premio di Melbourne hanno confermato che il Gran Premio d'Australia di MotoGP e di Formula 1, che erano in programma rispettivamente il 24 ottobre e il 21 novembre, sono stati annullati per il secondo anno consecutivo a causa di problemi legati al Covid-19. Gli organizzatori  si sono scontrati con un protocollo australiano molto severo che richiede a chiunque arrivi dall'estero di osservare una quarantena di 14 giorni.

La gara di Formula 1 era già stata posticipata: avrebbe dovuto aprire la stagione il 21 marzo ed era stata riprogrammata nel weekend del 19-21 novembre. Anche il GP d'Australia 2020 sul circuito cittadino di Albert Park a Melbourne lo scorso marzo era stato annullato all'ultimo minuto. Ora l'annullamento anche per quest'anno: lo hanno annunciato il ministro dello sport dello Stato del Victoria, Martin Pakula, e l'amministratore delegato del Gran Premio d'Australia, Andrew Westacott.

"Abbiamo diverse opzioni per riempire la casella vacante, che verranno analizzate nelle prossime settimane, ma siamo tristi di dover rinunciare ai tifosi australiani quest'anno", si legge sul profilo Twitter della F1. Il presidente e Ceo della F1, Stefano Domenicali, ha spiegato che si sta ancora pianificando una stagione da 23 corse, così come nel calendario attuale.

In MotoGP gli organizzatori hanno già annunciato che al calendario è stato aggiunto un secondo GP dell'Algarve, in Portogallo: si correrà a novembre, con il GP della Malesia che è stato anticipato di una settimana al 24 ottobre, subito dopo quello in Thailandia. La Fim, Irta e Dorna Sports hanno annunciato la cancellazione del Gp d'Australia per "l'andamento della pandemia e le complicazioni legate ai viaggi e le restrizioni logistiche", spiegando che l'obiettivo è di tornare a correre "sullo spettacolare circuito di Phillip Island nel 2022".