Il Team Principal di Maranello anticipa uno dei temi-chiave del primo appuntamento stagionale nel Vecchio Continente.
di Stefano Gatti© Getty Images
Diversamente da quanto accaduto in passato, l'approdo del Mondiale in Europa dopo il primissimo scorcio di stagione "overseas" non farà da scenario all'introduzione del primo step di sviluppo delle monoposto 2022. Lo ha spiegato in modo molto efficace Mattia Binotto, interpellato da motorsport.com. Il Team Principal di Maranello attribuisce le ragioni di questa discontinuità con la tradizione in primo luogo al timing particolare della quarta tappa del Mondiale, che prevede la prima delle tre gare Sprint in calendario e che sarà oltretutto seguita da una nuova trasferta transoceanica.
"Ad Imola non avremo molte novità: non è l'occasione giusta. Almeno per quanto ci riguarda. Credo che sarà un weekend difficile rispetto all'opportunità di introdurre aggiornamenti ed alla possibilità di valutarne l'efficacia nelle prove libere del venerdì, che ovviamente serviranno a preparare la qualifica del tardo pomeriggio. Cercheremo invece di lavorare ulteriormente sui problemi specifici - come il saltellamento - che ci hanno condizionato in Australia. Per aggiornamenti più significativi, se ne riparla più avanti".
Come poi avverrà nel weekend del GP d'Austria e poi ancora in quello del Brasile, ad Imola la scaletta" del venerdì prevede sessanta minuti di prove libere nel primo pomeriggio e poi - dalle diciassette alle diciotto - la qualifica in vista della "Sprint" che scatterà alle 16.30 del sabato, tre ore dopo la conclusione del secondo turno di prove libere. Rispetto alla scorsa stagione la qualifica del venerdì assegna la pole position ufficiale del weekend, quella che... fa statistica.
Più sostanzialmente, l'importanza di lavorare fin da subito sugli assetti da "time attack" - per la Ferrari e giocoforza per le sue dirette avversarie - sta nel fatto che la gara Sprint assegna quest'anno punteggio iridato ai primi otto classificati e non più - come nel 2021 - solo ai primi tre. Di qui l'aumentata importanza del GP-flash che conserva la sua tappa italiana (Imola prende il posto di Monza), sostituisce Silverstone con Spielberg e conferma solo San Paolo del Brasile, con i suoi preziosi orari da prime time europeo...
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Un rapido sguardo ai successivi appuntamenti del calendario chiarisce poi perché Binotto rimandi in buona sostanza a data da destinarsi (e non al GP successivo tout court) i cosiddetti "aggiornamenti significativi". Dopo Imola infatti il Circus iridato imbarca di nuovo monoposto e ricambi sui cargo diretti negli USA per il debutto del GP di Miami, altro appuntamento sotto tutti i punti di vista poco indicato per il primo "upgrade". Che a questo punto è rimandato al GP di Spagna del 20-22 maggio a Barcellona, quasi un intero mese dopo Imola! Con Charles Leclerc nettamente in testa alla classifica piloti ed una leadership altrettanto solida tra i Costruttori, per la Ferrari il prolungato stand-by appare vantaggioso ma la situazione si presta anche ad una lettura diversa e meno tranquillizzante: più tempo per gli avversari (Red Bull e Mercedes) di correggere i propri difetti iniziali e magari un'occasione "persa" per la Scuderia di allungare ancora il passo, sfruttando fino in fondo l'inerzia largamente favorevole di questo avvio di Mondiale.